Piovono pietre dalla
montagna. Gardone
Valtrompia in allerta

di Marco Benasseni
Le pietre cadute ieri mattina hanno distrutto un box per i cani e danneggiato il tetto di una casa
Le pietre cadute ieri mattina hanno distrutto un box per i cani e danneggiato il tetto di una casa
Le pietre cadute ieri mattina hanno distrutto un box per i cani e danneggiato il tetto di una casa
Le pietre cadute ieri mattina hanno distrutto un box per i cani e danneggiato il tetto di una casa

Piovono pietre anche su Gardone Valtrompia. Non hanno il diametro imponente dei macigni che come una tempesta di asteroidi si sono abbattuti sabato sera su Vobarno, ma rappresentano comunque un campanello d’allarme in previsione del treno di perturbazioni che nelle prossime ore porterà forti temporali. È bastata del resto la pioggia battente caduta martedì per rendere friabile il costone della montagna facendo staccati dalla parete che cade a strapiombo sulle case in località Cornelle, una ventina di pezzi di pietra. I più grandi pesavano anche ottanta chili. Nessun ferito, ma i danni non son mancati: i massi hanno sfiorato il tetto di una vecchia casa e sfondato un box per cani, fortunatamente vuoto al momento dello smottamento. Il proprietario stava allestendo un ricovero per i suoi animali: un piccolo recinto di ferro con all’interno una casetta di legno, lamiere e compensato che i le grosse pietre hanno sfondato e sposato di mezzo metro come fosse fatta di carta. La zona interessata dallo smottamento si trova a sud del centro acquisti e della palestra Freetime, davanti alla rotatoria della 345: quattrocento metri più a nord dei lavori che enti locali e Comunità Montana stanno ultimando per collegare la pista ciclopedonale tra Gardone e Ponte Zanano di Sarezzo.

I VIGILI DEL FUOCO sono intervenuti nelle prime ore di ieri per un sopralluogo ma hanno velocemente constatato una situazione definita «cristallizzata». La zona resta comunque a rischio caduta massi, quindi gli esperti hanno suggerito di sbarrare con le transenne l’accesso alla strada, utilizzata dai pedoni e dalle auto dei proprietari delle case. «Mi sono confrontato con l’ufficio tecnico per capire la gravita della situazione: -spiega il sindaco Pierangelo Lancellotti -: dalle carte risulta che il terreno interessato è di proprietà privata. Faremo dei controlli anche nelle prossime ore, poi daremo le direttive ai proprietari per mettere in sicurezza la zona. I Vigili del fuoco mi manderanno un report, poi capiremo come muoverci, ma nulla al momento lascia intendere che ci sia un pericolo incombente».

Le squadre dei Vigili del fuoco ieri mattina hanno fatto un sopralluogo sulla montagna per verificare che non ci fossero macigni in bilico: la situazione per ora pare essere sotto controllo, ma le piogge previste nelle prossime ore, spingono a tenere alta la guardia.

NEL FRATTEMPO il sindaco sta mettendo a punto un’ordinanza per chiudere al transito il tratto di strada esposto al potenziale rischio di caduta massi, in modo da evitare problemi a cose e persone.

«L’area teatro dello smottamento è caratterizzata da un terreno franoso e sono previste piogge anche per sabato, per questo abbiamo ritenuto opportuno chiudere l’accesso ed evitare qualsiasi tipo di incidente», conclude Pierangelo Lancellotti. La caduta massi in quella zona non è una novità: la Comunità Montana aveva stanziato circa 70 mila euro per mettere in sicurezza la parete della montagna che affianca il nuovo tragitto della pista ciclopedonale di prossima all’apertura. Più a valle, dove le ruspe stanno perseguendo i lavori per ultimare il tracciato, è infatti già prevista la messa in sicurezza di tutta la parete che costeggerà il percorso.

Suggerimenti