Odori molesti, dalla petizione al monitoraggio

di M.BEN.
Concesio: è emergenza odori
Concesio: è emergenza odori
Concesio: è emergenza odori
Concesio: è emergenza odori

Il Comune di Concesio ha accolto l’istanza presentata dal comitato «Campagnola Ambiente» sull’annosa questione degli odori molesti segnalati in via Sangervasio, chiedendo alle aziende che lavorano nella zona di presentare tutte le certificazioni e le autorizzazioni previste dalla normativa. L’ufficio tecnico ha provveduto a inoltrare la richiesta di intervento per un’indagine olfattiva anche ad Ats e Arpa, che ora attiveranno il protocollo previsto e preciseranno il metodo di intervento. «IL COMITATO ci ha segnalato un netto peggioramento, evidenziato soprattutto nell’ultimo periodo - spiega l’assessore all’Ambiente Giampietro Belleri - Gli odori si presentano in determinati orari, con dei picchi probabilmente legati al vento: si sentono anche in via Lodrine, zona più spostata verso Bovezzo. Individuare l’origine delle esalazioni sarà complicato, anche perché qualcuno parla di odore di plastica bruciata, altri si riferiscono invece ad acidi utilizzati nelle lavorazioni. Il sistema di monitoraggio suggerito dal comitato è indicato per il controllo di una specifica azienda. Sentiremo il parare di Arpa». Il comitato, a fine gennaio, aveva presentato una petizione firmata da decine di residenti per chiedere al Comune di intervenire e risolvere il problema. Alcuni residenti hanno monitorato di propria iniziativa la situazione, quindi l’indagine è stata messa a disposizione del Comune, in modo che l’ente contattasse Arpa per segnalare la questione. «In passato, insieme al nostro consulente ambientale - aggiunge Belleri - ho visitato diverse aziende per raccogliere informazioni, ma non ho mai riscontrati odori anomali». Il comitato ha anche chiesto di poter visionare le analisi dell’aria effettuate da Arpa negli ultimi anni in prossimità della zona industriale di Concesio, da cui pare abbiano origine le esalazioni. Problemi simili si sono già presentati sia a Sarezzo che a Villa Carcina. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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