I soldi ci sono, la Tita Secchi rinascerà

di Edmondo Bertussi
La capanna Tita Secchi a cima Caldoline, a quota 1842
La capanna Tita Secchi a cima Caldoline, a quota 1842
La capanna Tita Secchi a cima Caldoline, a quota 1842
La capanna Tita Secchi a cima Caldoline, a quota 1842

Partiranno in primavera i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della capanna Tita Secchi a Cima Caldoline, a quota 1842, sulla strada verso Baremone e il Lago d’Idro. Terra sacra della Resistenza bresciana e straordinario sito naturalistico nel quale ammirare la sassifraga Bruni, il giglio martagone, l’aquilegia e il rarissimo raponzolo di roccia. Vengono botanici da tutta Europa per vederlo ed è raffigurato su stemma e labaro degli Amici di Cima Caldoline. Durante la loro ottobrata, tenutasi quest’anno al «Mostacia» di San Colombano, è stato Alessandro Cantoni, presidente dell’associazione fondata a Brescia nel 1973, ad annunciare che i soldi ci sono. Agli Amici è arrivata il 13 ottobre una donazione di 10.000 euro, e una seconda analoga dovrebbe arrivare, annunciata dalla famiglia Secchi Villa.

LA CAPANNA venne inaugurata nel ’74 ed è dedicata a Tita Secchi, il coraggioso comandante Franco del gruppo 52 delle Fiamme Verdi, fucilato alla caserma Ottaviani il 16 settembre 1944, dopo aver rifiutato di essere liberato senza i suoi cinque amici partigiani. Da allora la robusta capanna in legno a cura dello storico custode, staffetta partigiana e alpino Italo Dalaidi, è sempre stata luogo ospitale con il suo locale provvisto di acqua, caffè e moka, zucchero e fornello a gas. A due passi, sempre a cura degli Amici, è stato costruito l’altare per le cerimonie religiose dedicato a tutti i resistenti, mentre nel luogo esatto della cattura c’è la lapide che ricorda il sacrificio di Tita Secchi. A 43 anni la capanna aveva bisogno di un lifting. C’era il rischio di doverla chiudere questo inverno per motivi strutturali.

Servivano 40.000 euro. Gli oltre 300 Amici si sono dati da fare: hanno lanciato la sottoscrizione e i frutti sono arrivati anche grazie a una lotteria che ha coinvolto i soci. Al resto ci penserà la generosità dei valligiani. Info: alessandrocantoni@hotmail.it.

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