Gli uffici come saune: polemiche in municipio

di M.BEN.

Questa estate torrida può rendere difficile se non impossibile lavorare senza un sistema di raffrescamento. E non tutti sono fortunati in questo senso. Tra gli esclusi ci sono anche i dipendenti comunali di Villa Carcina, i quali da qualche settimana hanno sollevato un polverone a causa delle temperature elevate con le quali sono costretti a convivere in ufficio. Oltre ai dipendenti, che hanno già sottoposto la questione ai sindacati, ci sono anche gli utenti, che lamentano temperature poco tollerabili durante i momenti di attesa agli sportelli. Villa Carcina, Comune virtuoso, attento all’ambiente, che ha da poco firmato un convenzione milionaria per tirare a nuovo il centro sportivo di Cogozzo, ha fatto però un passo falso con chi manda avanti la macchina amministrativa. NONOSTANTE il nuovo municipio sia stato inaugurato nel 2012, per contenere i costi il progetto non aveva previsto un impianto di climatizzazione. «Il sindaco Gianmaria Giraudini ha più volte tranquillizzato il personale ricordando che in Valtrompia i giorni eccessivamente caldi si contano sulle dita di una mano - raccontano in Comune -, ma quest’anno le dita sono finite: sono settimane che la temperatura in ufficio oscilla tra i 29 e i 31 gradi». L’unico rimedio è quindi quello di tenere le finestre aperte nelle ore più fresche per poi barricarsi in ufficio accendendo vecchi ventilatori. La questione era già stata sollevata in passato, ma pare che l’estate 2018 sarà il punto di svolta perché i dipendenti hanno intenzione di andare fino in fondo per far valere i propri diritti. Il privilegio dell’aria condizionata esclude tutti: amministratori, responsabili e segretario comunale, l’unico che può godere (parzialmente) di questo «lusso» è l’impiegato dell’ufficio Ced in cui sono installati i server che hanno obbligatoriamente bisogno di aria condizionata per non danneggiarsi col caldo. «Il 2012 faceva rima con austerità ma oggi le casse pubbliche sono meno in sofferenza e un investimento dovrebbe essere considerato», osserva un utente in coda allo sportello con in braccio un bambino sudato. •

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