Futuro dell’oratorio,
i parrocchiani
alle urne

di Marco Benasseni
L’oratorio San Filippo Neri:  l’intervento di ristrutturazione al vaglio dei fedeli e dei parrocchiani
L’oratorio San Filippo Neri: l’intervento di ristrutturazione al vaglio dei fedeli e dei parrocchiani
L’oratorio San Filippo Neri:  l’intervento di ristrutturazione al vaglio dei fedeli e dei parrocchiani
L’oratorio San Filippo Neri: l’intervento di ristrutturazione al vaglio dei fedeli e dei parrocchiani

Promessa mantenuta. Saranno i parrocchiani, attraverso un referendum fissato per il 10 marzo, a decidere il futuro dell’oratorio di Lumezzane Piatucco. Rifare o ristrutturare? Questo il quesito al quale la comunità di Pieve è chiamata a rispondere. A indire la consultazione sono il parroco don Riccardo Bergamaschi e il curato don Giuseppe Baccanelli, che da tempo stanno coinvolgendo giovani e famiglie in questo percorso decisionale. Da oltre quattro anni si discute infatti del destino dell’oratorio, cercando di prendere la scelta migliore, sia in termini economici che di opportunità. Ora, però, è giunto il momento di tirare le somme e arrivare al dunque, per poi sedersi a un tavolo e capire come procedere con gli interventi. IL DILEMMA? Rifare la struttura ex novo, con un costo preventivato di 8 milioni di euro, o ristrutturare il vecchio stabile mettendolo a norma con una spesa di 4 milioni? In un precedente questionario, il 52% dei parrocchiani partecipanti avevano manifestato la preferenza per la ristrutturazione, ma prima di fare scelte definitive i parroci vogliono procedere con un’ultima consultazione popolare. «Con la conclusione della canonica, è giunto il momento di pensare al nostro oratorio - si legge sulla scheda di voto firmata da don Riccardo e don Giuseppe - Il percorso non sarà né veloce, né immediato, ma è utile conoscere e essere consapevoli delle nostre intenzioni. Per questo abbiamo pensato a una sorta di referendum, attraverso il quale chiedere il vostro parere su come muoverci. O meglio: se muoverci oppure no. Soprattutto chiederemo chi di voi vuole mettersi personalmente in gioco per questo progetto». I DUE SACERDOTI preferiscono fare questo ulteriore passaggio perché sono convinti che l’eventuale progetto non sarà sicuramente facile, ma chiederà passione e consapevolezza. Gli step? Nei giorni scorsi sono state distribuite le cartoline per illustrare l’iniziativa ai parrocchiani. Domenica 3 e mercoledì 6 marzo, durante le messe, saranno invece distribuite le schede per votare. La data del referendum è fissata per domenica 10 marzo, quando, prima e dopo le messe, saranno allestiti i seggi in cui consegnare la scheda e firmare il registro presenze. Una volta capita la direzione da prendere, si aprirà una nuova fase dove tutti avranno spazio e occasioni per dire come vedono l’oratorio del futuro. L’obiettivo è infatti quello di proseguire il progetto in maniera partecipata: ci saranno incontri, laboratori e tavoli di discussione per realizzare un’opera a misura di tutti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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