Dalle miniere riemerge la storia

di Edmondo Bertussi
Alcuni dei ragazzi al lavoro per la tutela degli archivi minerari
Alcuni dei ragazzi al lavoro per la tutela degli archivi minerari
Alcuni dei ragazzi al lavoro per la tutela degli archivi minerari
Alcuni dei ragazzi al lavoro per la tutela degli archivi minerari

Dalla Valtrompia alla Toscana per parlare di territorio e di valorizzazione del patrimonio storico e sociale.

A Follonica, invitata per un convegno sulle memorie di vita, il lavoro e le scritture collettive, c’era anche una delegazione della Comunità Montana. Chiamata a presentare il progetto intitolato «Régola 17. Percorsi integrati tra i documenti d’archivio». Elaborato in collaborazione con il dipartimento di studio del territorio, con la coop L’Aquilone e con l’associazione ScopriValtrompia e che ha partecipato al bando dedicato dalla Regione alla valorizzazione di biblioteche e archivi storici ricevendo un contributo di 5.000 euro. È la nuova tappa di un percorso iniziato tredici anni fa per la salvaguardia e la promozione degli archivi storici minerari della Valle.

I RISULTATI sono visibili nella piattaforma «Plain» della Regione in formato banca dati, nell’Opac della rete bibliotecaria bresciana e cremonese in formato Pdf e consultabili presso la sede del sistema culturale comunitario a Santa Maria degli Angeli, a Gardone. Nel 2004 si era cominciato con il recupero dei fondi Torgola e Stese, proseguendo con il riordino di carteggi e cartografie, l’inventariazione e la loro acquisizione in digitale, allargando il lavoro ai vari bacini minerari, alle loro mappe e ai disegni con nuovi ritrovamenti. Il tutto pubblicizzato in iniziative, incontri, oggetto anche di una tesi universitaria a Cà Foscari a Venezia. Il nuovo progetto ha una sua valenza particolare coinvolgendo realtà culturali e sociali del territorio.

Come L’Aquilone, impegnata nel campo della disabilità e protagonista, con la cooperativa Arca, di un progetto di lavoro educativo su tre archivi parrocchiali. Stavolta toccherà all’archivio Stese Marzoli. «Oggetto del nuovo lavoro - spiega il coordinatore del sistema archivistico Massimo Galeri - sono i documenti, le mappe e i disegni riconducibili a tre miniere: Torgola di Collio, Avano di Pezzaze e Graticelle di Bovegno».

Si affianca la Stese-Marzoli, sempre di Pezzaze, i cui documenti, già riordinati e inventariati, verranno confezionati con nuovi faldoni, cartellette ed etichette al fine di garantirne la conservazione e facilitarne la consultazione da parte dei ricercatori.

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