Contributi sospesi
Il Gal e la Comunità
incassano un punto

L’immagine calzante è quella di un treno in corsa carico di merce che per uno scambio finisce su un binario morto. I macchinisti intervengono e dopo un meticoloso lavoro il convoglio riparte sulle rotaie giusto. È sostanzialmente questo l’effetto della decisione del Tar di Brescia resa nota ieri (dopo l’udienza del 18) per il nuovo Gal Gölem Valle Trompia e Colline Prealpi bresciane, la società con capofila la Comunità montana, e per il suo carico di circa undici milioni di risorse: 6,294 dalla Regione sulla misura 19 del Piano si sviluppo rurale, sommati a quelli di cofinanziamento dei 22 comuni e di altri 42 partner (istituzioni e privati).

Metaforicamente il carico era stato fatto quando sul Bollettino della Regione era apparsa (il primo agosto 2016) la graduatoria che lo vedeva al primo posto tra i dieci Gal finanziati (Garda Valsabbia terzo e Valcamonica sesto) su sedici per la ripartizione di 64,5 milioni a disposizione. Entro settembre, come previsto, la società si era costituita con presidente Andrea Crescini e si era messa in movimento. A metà novembre la doccia gelata: una decisione dirigenziale della Lombardia la toglieva dalla graduatoria approvata e pubblicata senza alcuna interlocuzione preliminare.

La stessa sorte è toccata al Gal della Valcamonica: entrambe le realtà hanno fatto subito ricorso al Tar e il tribunale amministrativo ha dato loro ragione con una sospensiva della decisione regionale. Inoltre ieri è apparsa sempre sul Burl la delibera del consiglio regionale che, riferendosi alla decisione di novembre, «considerato che sono stati presentati ben sette ricorsi amministrativi che evidenziano possibili vizi procedurali», impegna la giunta regionale a reperire nel bilancio 2017/2019 «risorse aggiuntive per il rifinanziamento della misura 19 per l’erogazione delle risorse alle aggregazioni escluse».

Prevedibile la soddisfazione dei presidenti della Comunità, Massimo Ottelli, e del Gal Andrea Crescini; anche se entrambi sottolineano che si tratta di un primo passo per recuperare il dialogo con la Regione. E.BERT.

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