Autostrada Valtrompia, ora manca chi firma

di C.REB.
Autostrada della Valtrompia: accordo raggiunto, ma manca la firma
Autostrada della Valtrompia: accordo raggiunto, ma manca la firma
Autostrada della Valtrompia: accordo raggiunto, ma manca la firma
Autostrada della Valtrompia: accordo raggiunto, ma manca la firma

La «bretella» autostradale della Valtrompia è sempre più «elastica». Come anticipato da Bresciaoggi nei giorni scorsi, l’intesa è stata raggiunta e passa da un ritocco al segmento in galleria, con la riduzione ad una sola corsia per ogni direzione di marcia anziché le originarie due «canne» del tunnel. A suggellare l’accordo tra Anas e Gruppo Salini, manca soltanto la firma. Anzi, per essere più precisi, chi firma. Da qualche giorno il funzionario che ha condotto la trattativa non è più alle dipendenze dell’Anas. Dovrà quindi essere incaricata un’altra figura per la sigla del contratto e, trattandosi di una partita estremamente complessa, non è detto che il problema venga risolto in pochi giorni. Questo però si traduce in una corsa contro il tempo, visto che il 7 giugno il Consiglio di Stato è chiamato a pronunciarsi sulla quantificazione del risarcimento che deve essere riconosciuto al costruttore per il ritardo nella sottoscrizione del contratto: si è infatti passati dai 58 milioni stabiliti dal commissario regionale agli 8,7 «ridimensionati» dal Tar dopo il ricorso di Anas. Cifra che però il Gruppo Salini non ha accettato, rifiutandosi di «accontentarsi» di un rimborso una tantum. Che fare dunque? Le parti potrebbero chiedere una proroga al Consiglio di Stato, in attesa di perfezionare un accordo ormai messo nero su bianco. Diversamente, tra 16 giorni il massimo organo della giustizia amministrativa definirà il costo definitivo che potrebbe non piacere né ad Anas né al costruttore. La soluzione condivisa per poter dare il via ai lavori all’«autostrada» della Valtrompia porterà ad una fisiologica riduzione dei costi - sia di materiale che di giorni di lavoro -, permettendo di restare nel budget dei 155 milioni inizialmente previsti per il raccordo autostradale tra Concesio e Sarezzo. Un passo avanti nella chiusura della trattativa, un passo indietro sull’intera portata dell’opera. «La negoziazione tra Anas e Salini di fatto modifica il progetto - sottolinea Dario Balotta, portavoce di Legambiente -: oltre alla riduzione del tunnel, infatti, l’accordo prevede l’inserimento della variante chiesta dai sindaci. Questo significa che si tratta di un cambio sostanziale del piano». Nel mirino di Legambiente e del Comitato No Autostrada anche la valutazione della congruità del ribasso: «ridimensionare il tratto in galleria dovrebbe portare ad una riduzione nettamente superiore a quella prevista - spiega Balotta -. Inoltre, andrebbero fatte delle verifiche tecniche per stabilire se la viabilità con una sola “canna“ risponda alle effettive esigenze e dia soluzioni risolutive sia dal punto di vista viabilistico che sotto l’aspetto ambientale». •

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