Aspettando i nuovi ambulatori la farmacia comunale rallenta

di Marco Benasseni
La farmacia comunale di Bovezzo:  il bilancio è in flessione
La farmacia comunale di Bovezzo: il bilancio è in flessione
La farmacia comunale di Bovezzo:  il bilancio è in flessione
La farmacia comunale di Bovezzo: il bilancio è in flessione

Le farmacie in Valtrompia ce la mettono tutta per restare al passo con i tempi e offrire servizi sempre all’avanguardia. Ma la concorrenza è agguerrita e i conti spesso non tornano. A RISENTIRNE è anche il fatturato della comunale di Bovezzo, che confida nella prossima apertura degli ambulatori medici per rilanciare l’attività della struttura aperta nel 2011. Patrimonio Bovezzo, la partecipata dal Comune che gestisce la rivendita, ha spiegato durante l’ultimo Consiglio comunale che la flessione del fatturato è imputabile principalmente al sensibile aumento della concorrenza. Per i cittadini infatti l’offerta non manca: a Cortine di Nave è stata aperta una parafarmacia comunale, mentre sul confine con Brescia è arrivata la farmacia Vincoli, aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Infine a Concesio c’è la farmacia Lazzari, aperta tutti i giorni (domenica compresa) dalle 8 alle 20. Alla luce della flessione degli incassi della comunale di Bovezzo, dopo un lungo periodo di crescita e di soddisfazioni, si spera che l’apertura dei nuovi ambulatori medici che apriranno proprio a fianco della farmacia siano determinanti nell’incrementare il giro d’affari. LUNEDÌ 23 luglio, giorno del tagli del nastro degli ambulatori che ospiteranno i medici di base, sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione con l’assessore con delega alla Farmacia, Sara Ghidoni, che è alla ricerca di nuovi spunti per quanto riguarda le politiche di gestione e i servizi. Tra le cause della flessione degli introiti, ci sono anche ragioni che hanno colpito in modo generalizzato il settore: dalle liberalizzazioni ai tagli alla spesa pubblica, dall’incremento del consumo dei farmaci generici alla crisi che ha tagliato i consumi dei cosmetici, che erano una voce importante degli incassi. E poi c’è un aspetto confermato dai pazienti: sono finiti i tempi delle prescrizioni allegre da parte dei medici di base, oggi più attenti ma anche più controllati dalle Ats locali. Così si prescrive meno, e si prescrivono soprattutto farmaci generici, cioè fuori brevetto, che sono più economici ma lasciano meno margini di guadagno. Insomma, il tempo in cui le farmacie venivano paragonate a gioiellerie è forse finito, ma c’è chi, per far fronte alla crisi, si reinventa, e non solo prolungando gli orari. Oltre ai cosmetici, apprezzati dalla clientela perché considerati prodotti affidabili venduti a prezzi accessibili, vengono proposti integratori e tutto ciò che aiuta a tenersi in forma e combattere l’invecchiamento precoce. A LUMEZZANE nei giorni scorsi era nata una piccola polemica in merito all’assenza di farmacie aperte sette giorni su sette. A tal proposito era intervenuto il titolare della farmacia Scaglioni di Piatucco, che aveva ricordato che il negozio di famiglia è aperto il sabato per tutta la giornata e anche la domenica mattina. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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