A Graticelle l’asta benefica di Sant’Antonio

I prodotti della terra messi all’asta per Sant’Antonio
I prodotti della terra messi all’asta per Sant’Antonio
I prodotti della terra messi all’asta per Sant’Antonio
I prodotti della terra messi all’asta per Sant’Antonio

C’erano davvero tutti ieri a Graticelle di Bovegno per la secolare festa di Sant’Antonio Abate, patrono e protettore di agricoltori e animali domestici, detto «del porsèl» dal maiale che viene raffigurato ai suoi piedi, per distinguerlo da quello di Padova, «del bambinél». Dopo la benedizione del fuoco all’ingresso del borgo medioevale, si è formato il corteo con il parroco don Vitton Mea e il sindaco Manolo Rossini, il gonfalone comunale seguito da quello delle associazioni di Bovegno e la statua del santo sulla portantina a spalle fino alla chiesetta a lui dedicata, sede giubilare dal 1854 con decreto del papa Gregorio XIII. Lì è stata collocata davanti all’altare con esposta la teca d’argento della reliquia del santo: attorno i frutti della terra e il vassoio con il sale benedetto che poi, sacralità di secolare usanza, gli allevatori mettono nell’acqua per gli animali ammalati. È seguita la benedizione di mezzi agricoli e animali attorno alla vicina grande fontana abbeveratoio, la messa solenne e il bacio della reliquia del santo patrono. Poi l’asta battuta dal parroco delle offerte raccolte casa per casa dal gruppo di donne che lo fa da una ventina d’anni: squisiti formaggi, formaggelle, miele nostrano e l’immancabile maialino da latte al caldo nella sua cesta. Per lui l’offerta principale di 130 euro con tutti gli altri 38 lotti, di più pezzi ciascuno, esauriti in un’ora di gara di generosità. • E.BER.

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