Un «lifting»
milionario per la
casa di riposo

di Alessandro Gatta
Un’ala della casa di riposo di Gavardo:  scatta la riqualificazione
Un’ala della casa di riposo di Gavardo: scatta la riqualificazione
Un’ala della casa di riposo di Gavardo:  scatta la riqualificazione
Un’ala della casa di riposo di Gavardo: scatta la riqualificazione

Alessandro Gatta Potrebbe partire già nei prossimi mesi il maxi-progetto di ampliamento della casa di riposo di Gavardo di via Santa Maria, gestita dalla Fondazione La Memoria: in questi giorni è stata infatti ufficialmente avviata la procedura per l’avvio del Piano Integrato d’Intervento, lo strumento urbanistico che entrerà nel merito dell’operazione (in tutto si parla di oltre 8 milioni di euro) per cui si prevede anche una verifica di assoggettabilità alla Vas, la Valutazione Ambientale Strategica.

I TEMPI TECNICI sono ancora ufficiosi, ma si può immaginare una Conferenza dei Servizi ormai prossima e un passaggio (dovuto) in consiglio nei prossimi mesi, con la posa della prima pietra (ripetiamo, è solo una previsione) entro la fine dell’anno. Il progetto in pillole: la casa di riposo, che a oggi ospita 75 utenti, amplierà la sua offerta fino ad arrivare a 100 (con 25 posti in più). A questo potenziamento si dovrebbero aggiungere un nuovo centro diurno (che in paese non c’è), un’area dedicata alla fisioterapia (che potrà essere utilizzata dagli utenti esterni) e pure il rifacimento della cucina, con la realizzazione di un piccolo centro di cottura. «Si tratterebbe di un servizio in più, che potremmo utilizzare non solo per preparare i pasti a domicilio che già consegniamo, ma anche i pasti per altre Rsa, in convenzione - spiega il presidente Massimo Zanella, alla guida della Fondazione dal 2014 - Tra le novità in arrivo segnaliamo anche il nuovo Servizio di Assistenza Domiciliare - Sad - in collaborazione con il Consorzio Laghi, e il servizio di gestori della cronicità, con la presa in carico di pazienti pluripatologici». L’intervento urbanistico vero e proprio dovrebbe svilupparsi nell’area che fino a poco fa era affittata all’ospedale: tra le cose da fare anche la riqualificazione del parco, che rimarrà comunque a uso pubblico. «Si lavora a un intervento lungo e dettagliato nel tempo - continua Zanella - e che verrà realizzato a step. Si tratta insomma di un piano complessivo che non è obbligatorio venga realizzato tutto subito, ma è comunque un progetto importante». La Fondazione La Memoria nasce dall’Opera Pia Ricovero Ospedale, che era chiamata «La Memoria» in onore dei caduti della Grande Guerra, ufficializzata come ente morale con regio decreto del febbraio del 1933, esattamente 85 anni fa. Oltre agli ospiti fissi, la Fondazione (i dati sono dello scorso anno) ne segue 20 a domicilio, altri 60 con il servizio di Rsa aperta, poi una trentina di pazienti al Caffè Alzheimer, più di 70 pasti a domicilio consegnati ogni giorno. La Fondazione ha chiuso il 2016 con un fatturato di poco superiore ai 3 milioni di euro, e un patrimonio netto di oltre 7,2 milioni.

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