Strada «dimenticata»:
insorgono i residenti

di Mila Rovatti
Gli alberi ostruiscono completamente la carreggiata della Sp56
Gli alberi ostruiscono completamente la carreggiata della Sp56
Gli alberi ostruiscono completamente la carreggiata della Sp56
Gli alberi ostruiscono completamente la carreggiata della Sp56

Mentre Comune e Provincia si rimpallano le responsabilità, dopo quattro mesi è ancora chiusa la Sp 56 che consente loro l’ingresso a Vestone. A pagarne le conseguenze, per il momento, sono le famiglie che hanno bloccato l’accesso al paese e per raggiungerlo devono salire a Treviso Bresciano per poi scendere a Idro, prendere la Sp 237 del Caffaro per arrivare al posto di lavoro o a scuola.

Una residente, madre di tre bambini, invece dei soliti 6 km al giorno per portare a scuola i figli, ne deve fare 32. «Con l’inizio della scuola - racconta - è diventato un problema, devo svegliare i bambini un’ora prima e se mi chiamano perché uno dei tre non sta bene i chilometri diventano 60, a questo si aggiungono i costi della benzina, a me chi la rimborsa?».

ALLE VICENDE personali si aggiunge che in caso la Sp 237 fosse bloccata per qualche ragione, risulterebbe chiusa anche l’unica alternativa possibile da Vestone a Idro. Un bel problema che dopo quasi 4 mesi comincia a diventare insostenibile.

A causare la chiusura della strada lo scorso 20 luglio, a circa 2 chilometri da Vestone, è stata la caduta di due alberi di castagno, portati a valle da uno smottamento del terreno di proprietà comunale.

La sede stradale è subito stata sgomberata, ma la Provincia il 21 luglio ha emesso un’ordinanza di chiusura in entrambe i sensi di marcia e posizionato new jersey in cemento per evitare che qualcuno contravvenisse al divieto.

Due giorni fa il Comune di Vestone ha cominciato il taglio degli alberi che secondo la Provincia avrebbero impedito la riapertura della strada, in quanto pericolosi, ma il sindaco Giovanni Zambelli non si sente il responsabile e ribatte: «Gli alberi in questione andavano tagliati, ma non sono assolutamente d’ostacolo alla riapertura della strada, questo risulta dalla relazione dell’esperto forestale della Comunità montana. La Provincia scarica obblighi che sono suoi, e non fa neppure la manutenzione del tratto percorribile, comprendo il disagio dei residenti e spero che almeno dopo il taglio degli alberi la strada venga riaperta il prima possibile».

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