Sabbio piange la scomparsa di Vincenzo il «Nomade»

Ai bambini che lo guardavano, con i capelli lunghi e la barba, forse sembrava un po’ Babbo Natale; agli adulti invece ricordava Augusto Daolio, il cantante dei Nomadi del quale era un fan sfegatato (tanto da tatuarselo su un braccio). Di certo resterà nella memoria per il suo carattere gentile, la sua disponibilità, la voglia instancabile di lasciare il segno: se n’è andato a 69 anni Vincenzo Folli. E sono attesi in tantissimi oggi al suo funerale, alle 15 nella parrocchiale di Sabbio, il paese in cui abitava da quasi mezzo secolo. Lo piangono la moglie Enza, si erano sposati 44 anni fa, i figli Ivano e Luca, la madre Osanna, i fratelli Mauro, Valerio e Claudio, i suoi otto nipoti. Ha sempre lavorato alla Sip, negli ultimi anni si è dedicato anima e corpo al suo paese: faceva l’autista dei pulmini scolastici di Sabbio. Originario di Campoverde a Salò, anche sul Garda lo ricordano con affetto. Aveva giocato nel Benaco Salò e nella Real Plaza. •