Ripescato il corpo senza vita di una donna

di Alessandro Romele
Il lungolago nel quale ieri mattina alcuni passanti hanno visto il corpo della giovane donna
Il lungolago nel quale ieri mattina alcuni passanti hanno visto il corpo della giovane donna
Il lungolago nel quale ieri mattina alcuni passanti hanno visto il corpo della giovane donna
Il lungolago nel quale ieri mattina alcuni passanti hanno visto il corpo della giovane donna

Il corpo di una giovane donna è stato recuperato ieri mattina, intorno alle 8, dalle acque antistanti la ciclopedonale Vello-Toline, nel territorio di Marone. Il cadavere è stato avvistato da alcune persone che a quell’ora stavano percorrendo la strada panoramica, molto frequentata dagli appassionati di jogging. Dopo la chiamata al 112, sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di Darfo Boario Terme e Brescia con i colleghi sommozzatori di Milano, l’ambulanza dei Volontari Ana di Sale Marasino, l’automedica da Bergamo ed i militari dalla stazione maronese e del Radiomobile di Chiari. Il corpo della ragazza ­ una 22enne di origini indiane adottata insieme alla sorella da una famiglia residente in Val di Scalve (Bergamo) - è stato recuperato in pochi minuti e trasportato a bordo del natante dei Vigili del Fuoco fino al Porto vecchio di Vello, dove ha atteso il nulla osta del magistrato di turno. Chiusa in un sacco bianco, la salma è stata trasferita all’Ospedale Civile per l’esame autoptico. Dalle testimonianze raccolte la donna è caduta in acqua dalle rocce soprastanti il lago, da un’altezza di una decina di metri. Potrebbe quindi aver perso la vita a causa delle ferite riportate contro gli scogli oppure per annegamento. I carabinieri nelle prime ore dopo la scoperta del cadavere non hanno tralasciato di prendere in considerazione alcuna pista, dal gesto estremo alla peggiore delle ipotesi, una morte violenza. La presenza a Vello del Sis, la Sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri ha fatto pensare in tal senso. L’identificazione della salma è stata comunque facilitata dal ritrovamento della Carta regionale dei servizi; per il resto la giovane non aveva altri documenti con sè. Una volta riconosciuta i militari hanno informato i colleghi bergamaschi a cui è toccato l’ingrato compito di avvisare i famigliari che dalla sera precedente non avevano notizie della figlia. Il giallo si è stinto fino ad assumere i contorni del gesto estremo quando i carabinieri hanno informato di aver trovato a Pisogne la macchina della giovane con una lettera nella quale erano scritte le motivazioni del gesto estremo. Nel frattempo anche un primo esame disposto sulla salma ha escluso segni di violenza sul corpo della giovane. DI CERTO a questo punto è che la Vello Toline torna al centro delle cronache: negli ultimi anni si contano due persone che si sono tolte la vita nella zona. Il 15 giugno del 2015 un uomo venne ritrovato cadavere a poche decine di metri di distanza dal luogo in cui è precipitata la ragazza: si era lanciata nel vuoto dopo avere parcheggiato la sua auto al di fuori della Galleria Trentapassi. Nell’inverno dell’anno successivo, a dicembre, una donna di origini extracomunitarie fu ripescata in territorio pisognese, sempre dalle acque antistanti la ciclabile, e servirono alcuni giorni per darle un nome e cognome. A Natale del 2016 invece un lieto fine: un giovane ventiseienne della Val Trompia, allontanatosi volontariamente dalla propria abitazione dopo un litigio famigliare, fu salvato in extremis dai Carabinieri della stazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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