Museo contadino, ecco la guida

di M.PAS.
L’interno del Museo della Civiltà contadina di Sabbio Chiese
L’interno del Museo della Civiltà contadina di Sabbio Chiese
L’interno del Museo della Civiltà contadina di Sabbio Chiese
L’interno del Museo della Civiltà contadina di Sabbio Chiese

Il contenitore e i contenuti esistevano già, ma a Sabbio Chiese mancava una organizzazione incaricata formalmente della gestione del «Museo della Civiltà contadina e dei mestieri», e il vuoto è stato appena colmato con la nascita di una associazione culturale a tema. L’idea di raccogliere i pezzi della cultura contadina e dei mestieri antichi la ebbe nel 1992 Enrico Morelli, proponendo al Comune, in occasione delle Feste Decennali della Madonna della Rocca, di esporre alcuni oggetti della sua collezione nella ex chiesetta di San Nicola, lungo la scalinata che conduce al santuario della Rocca. Morelli stesso trasformò poi la mostra temporanea in una raccolta permanente donando all’ente locale tutti gli oggetti esposti. Nel 2000 poi, in vista delle Decennali del 2002, d’accordo con la biblioteca ancora Morelli, Arrigo Morettini e Lidia Ghidinelli curarono l’esposizione nella sua forma attuale, con centinaia di oggetti, tutti catalogati, legati ad agricoltura, allevamento, arti tessili (un antico telaio funzionante), mestieri (falegname, fabbro, calzolaio, muratore, oste, stagnaro, conciatore, apicoltore) e vita domestica dei contadini; senza dimenticare un vecchio calesse da passeggio e gli strumenti per produrre vino e formaggi. OGGI il museo è in rete col Sistema museale della Valsabbia e accoglie scolaresche e visitatori a centinaia. E finalmente si è costituito in associazione. L’organigramma del neonato sodalizio vece come presidente Arrigo Morettini, cone vice Lidia Ghidinelli e come segretario e tesoriere Alberto Morelli (figlio di Enrico); poi ci sono altri sette consiglieri. •

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