Minaccia un poliziotto e finisce ai domiciliari

Le minacce e gli spintoni agli agenti durante l’arresto; i pugni sul vetro che divide la cella dall’aula del tribunale; le ingiurie e le offese nell’una e nell’altra occasione. Ferragosto movimentato per D.M., 34 anni, residente a Prevalle e di origini senegalesi. «Togli la divisa e vieni qua, ti ammazzo a mani nude», avrebbe gridato in aula rivolgendosi a un agente della Polizia Stradale di Bergamo, mentre il giudice si ritirava per decidere in merito alla convalida del suo arresto. Scattato la sera di Ferragosto, dopo un presunto incidente nel quale si sarebbe ferito. Al pronto soccorso di Seriate, alla richiesta di seguire gli agenti della Polizia Stradale per l’identificazione, è fuggito verso Bergamo. Ha preso a calci una cabina telefonica vicino al Comune, inveendo contro i passanti e fermando le auto. Ha minacciato un agente, spintonandolo. Quando sono riusciti a bloccarlo, gli sono stati trovati addosso un coltello con lama spezzata e un tirapugni. In seguito alla convalida, sono scattati i domiciliari. •

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