Bullismo fine a se stesso, una prova di forza per ribadire il predominio del «branco». La brutale aggressione di uno studente minorenne alla fermata dei pullman dei Tormini sta assumendo risvolti sempre più inquietanti. E tra i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole di Garda e Valsabbia si diffonde la preoccupazione. COME RIPORTATO nell’edizione di ieri di Bresciaoggi, l’adolescente che frequenta lo Scar di via Bellotti è stato aggredito e picchiato da tre coetanei iscritti al Cfp di Villanuova. La vittima è stata accerchiata, insultata e pestata. Dopo la denuncia della madre, sono scattate le indagini dei carabinieri. Stando ai primi accertamenti, i responsabili del pestaggio farebbero parte di una baby gang già protagonista di episodi di intimidazioni: questo spiegherebbe il perché nessuno è intervenuto in difesa del ragazzo, nonostante in quel momento ci fossero decine di studenti. L’ipotesi del bullismo seriale è stata avanzata anche dalla dirigente scolastica Erminia Bonfanti, che ha contattato i genitori e convinto il giovane a farsi medicare. Botte, umiliazioni e minacce sarebbero all’ordine del giorno tra i giovani pendolari che viaggiano sui pullman degli studenti. Se ne parla a scuola, se ne discute sui social: spesso basta un nulla per scatenare la rabbia del «branco», gruppi di ragazzi che fanno squadra a sé, o perché dello stesso paese o perché della stessa scuola. E che se la prendono con chi è da solo, con chi non può difendersi. La preside della Scar Bonfanti ha già lanciato un appello: «Dobbiamo aiutarci tutti, scuola, famiglie e istituzioni, perché i ragazzi devono avere il diritto di poter andare a scuola in tranquillità». Una zona calda, quella dei Tormini: anche gli autisti del pullman di linea che trasportano gli studenti (ogni giorno a centinaia, che vanno e vengono per Salò, Villanuova e Vobarno) lamentano problemi di sicurezza, spazi stretti e ragazzi ammassati, manovre impossibili per autobus che a volte sono doppi, lunghi oltre 18 metri. E spesso è proprio questa «condizione» a scatenare le zuffe: uno spintone involontario, magari una gomitata nel salire o scendere dall’autobus. •