L’ex convento diventerà la cittadella sociale

di Massimo Pasinetti
Il cortile interno dell’ex convento è già utilizzato per eventi pubblici e manifestazioni di vario genere
Il cortile interno dell’ex convento è già utilizzato per eventi pubblici e manifestazioni di vario genere
Il cortile interno dell’ex convento è già utilizzato per eventi pubblici e manifestazioni di vario genere
Il cortile interno dell’ex convento è già utilizzato per eventi pubblici e manifestazioni di vario genere

Da struttura polifunzionale a seconda casa di tutti. L’idea, che ha già mosso i primi passi istituzionali, è del sindaco Michele Zanardi. Che per il futuro di quello che un tempo era il convento delle suore Ancelle della Carità, sogna e progetta uno spazio di connessione e scambio tra le realtà che in paese si occupano del sociale, un luogo all’interno del quale sovrapporre le diverse esperienze e moltiplicare gli sforzi. «PER IL MOMENTO c’è una prima bozza di progetto di riqualificazione dell’ex struttura religiosa che, acquistata dal Comune, ora ospita la biblioteca comunale, mentre nel periodo del dopo terremoto, dal 2004 al 2010, è stata anche sede provvisoria del municipio». Al suo interno, trasferiti negli scorsi mesi, oggi ci sono il circolo Acli, la già citata biblioteca comunale, alcuni alloggi messi a disposizione di un gruppo di richiedenti asilo e persone in difficoltà economica, il centro diurno per i minori, gli uffici del servizio di tutela dei minori e il laboratorio dell’Art Point Cafè, mentre il cortile interno è utilizzato per eventi culturali. SI TRATTA quindi di una serie di attività e di servizi accomunati dall’ambito di riferimento, tra il sociale e il culturale. E ora quello che la giunta Zanardi si propone di fare è di creare un vero e proprio centro che raggruppi e faccia incontrare il pubblico e il privato, operatori e utenti, giovani e meno giovani, italiani e stranieri. «Perché - spiega ancora il primo cittadino di Villanuova - le varie componenti che formano il tessuto sociale della nostra comunità devono imparare a tendersi la mano e a incontrarsi. Puntiamo a creare uno spazio moderno e funzionale, nel quale prevalgano il calore umano e la propensione all’incontro». Tra le esperienze di riferimento, il centro diurno «In Chiostro», nato a Villanuova per dare una mano ai minori in condizioni di disagio familiare o sociale. In tutta la Valsabbia i ragazzi in carico al servizio di tutela sono più di 250; fino a 16 possono essere accolti in questa struttura che è gestita dalla cooperativa Area. Uno spazio che mette a disposizione dei propri utenti laboratori di arte, teatro, cucina, lavorazione del legno e altro ancora. Il centro è stato aperto grazie al Comune, che ha messo a disposizione l'ex convento, alla Comunità Montana, che ha realizzato il progetto e ci ha messo i soldi, e ad altre realtà come il Rotary Valsabbia (che ha donato gli arredi) e la Fondazione Comunità Bresciana. Tornando invece al recupero complessivo, Zanardi spiega: «Ora serve ottenere da chi di dovere il necessario finanziamento all’investimento. Questo è il regalo che vorrei lasciare alla mia comunità a fine legislatura, fermo restando che la decisione sulla mia eventuale ricandidatura alle elezioni del prossimo anno è tutta da valutare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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