Il sentiero del Carso bresciano affonda nel cuore di Cariadeghe

Nel cuore dell’altopiano
Nel cuore dell’altopiano
Nel cuore dell’altopiano
Nel cuore dell’altopiano

Continuiamo la descrizione del facile giro ad anello tra il Colle di S. Eusebio e l'altopiano di Cariadeghe. La scorsa settimana ci eravamo fermati alla «pozza dei rospi». Da lì si lascia a destra una stradina e si segue un tratturo a destra della pozza; dopo poche decine di metri, a destra, ritroviamo le segnalazioni che indicano un evidente sentiero. Siamo nel cuore dell'altopiano di Cariadeghe a Serle e ci si rende subito conto di come la zona sia particolarmente adatta anche a pedalate in mtb: doppiamente irresponsabile quindi quel gruppo di facinorosi che in agosto hanno impedito una manifestazione su due ruote; soprattutto pensando all'impatto economico positivo per i tanti agriturismi della zona. A dispetto dei facinorosi comunque le mountainbike si incontrano abbastanza spesso su questi sentieri e stradine. Continuando nel bosco con una serie di piacevoli saliscendi su sentierini e stradine sterrate sempre ben indicati dai segni biancorossi (in questo tratto ci troviamo sul nuovo Sentiero del Carso Bresciano) raggiungiamo una pozza più piccola oltre la quale si prosegue su stradina per abbandonarla poco dopo (segno biancorosso su una pietra) per deviare a destra. Si arriva ad una radura, la si attraversa e ci si tuffa nuovamente nel bosco, si arriva ad una strada asfaltata dove, dall'altro lato, parte una stradina sterrata che dopo una breve salita, scende a sinistra di una recinzione e raggiunge un'altra strada asfaltata, molto stretta, vicino all'Agriturismo Casinetto. È via del Zuf: la si segue a destra tra i prati dopo i quali diventa sterrata. Si arriva ad uno slargo poco sotto il passo del Zuf: qui mancano le segnalazioni per cui bisogna lasciare la stradina a sinistra e prendere un sentiero che in pochi minuti ci porta al valico che sulle carte è indicato come Roccolo di Serle. Qui a sinistra parte un sentiero segnalato che raggiunge la cima del Monte Uccia: noi prendiamo invece (frecce) un sentiero che scende sul bosco. Dopo un primo tratto a mezzacosta si arriva nella valle che ospita le case di Vallio e offre una spettacolare vista sul Garda. Si continua la discesa ora più decisa e si lascia a destra il Senter Bandit, un antico percorso di contrabbandieri che con un tortuoso percorso arriva sino al Monte Maddalena. Un'ultima veloce discesa e ci si ritrova al Colle di S.Eusebio. •

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