Il «no» al depuratore si rimette in marcia

di Alessandro Gatta
La camminata ecologica di Muscoline:  il bis a Gavardo e a fine marzo un terzo corteo a MontichiariDavide Comaglio (Muscoline)Simonetta Gabana (Calvagese)Giovanmaria Flocchini
La camminata ecologica di Muscoline: il bis a Gavardo e a fine marzo un terzo corteo a MontichiariDavide Comaglio (Muscoline)Simonetta Gabana (Calvagese)Giovanmaria Flocchini
La camminata ecologica di Muscoline:  il bis a Gavardo e a fine marzo un terzo corteo a MontichiariDavide Comaglio (Muscoline)Simonetta Gabana (Calvagese)Giovanmaria Flocchini
La camminata ecologica di Muscoline: il bis a Gavardo e a fine marzo un terzo corteo a MontichiariDavide Comaglio (Muscoline)Simonetta Gabana (Calvagese)Giovanmaria Flocchini

Di nuovo in piazza contro il progetto del depuratore del Garda: non una ma due volte, e in meno di un mese, a poche settimane dalla partecipatissima camminata di Muscoline. Le indiscrezioni hanno trovato conferma nelle ultime ore: la prima manifestazione è programmata per domenica 3 marzo a Gavardo, la seconda per sabato 23 a Montichiari. Nel mezzo, sabato 16 e ancora a Gavardo, l’assemblea convocata dal Tavolo delle associazioni del Chiese e del lago d’Idro. IN QUESTI GIORNI era attesa una brusca accelerazione della protesta, a margine dell’ultimo incontro in Comunità del Garda dove è stata ribadita la decisione ormai (quasi) irrevocabile di localizzare i due nuovi depuratori al servizio dei Comuni gardesani a Gavardo, per l’alto lago, e a Montichiari per la Valtenesi e Lonato. L’iniziativa gavardese del 3 marzo è organizzata dai comitati Gaia e Muscolin&Ambiente: «Una camminata sulla Gavardina fino al luogo che vogliono distruggere con la creazione del mega depuratore, 26mila metri quadri di vasche ripiene di reflui fognari che distruggeranno per sempre l’immagine di Gavardo, il suo fiume e il suo territorio». Ritrovo alle 9.30 nel piazzale della biblioteca: il corteo proseguirà lungo la ciclabile passando sotto al ponte della tangenziale fino a raggiungere l’ipotetica location del nuovo impianto. Tra canti e striscioni, gli ambientalisti hanno già pronta anche una protesta scenica: «Circonderemo l’area fino a formare un recinto umano - spiegano - e ognuno avrà in mano un rotolo di carta igienica. Successivamente ci sposteremo verso il Chiese, a formare una simbolica barriera». Non mancano le adesioni istituzionali: il Comune di Muscoline in testa, capofila del fronte dei sindaci che ha già raccolto una dozzina di adesioni, dalla Valsabbia alla Bassa. Ci sarà probabilmente anche il sindaco di Prevalle Amilcare Ziglioli, che in una lettera di fuoco ha attaccato il presidente della Provincia Samuele Alghisi e i politici «tutti muti in un silenzio omertoso: difenderò la dignità e l’onore dei cittadini che in questa vicenda devono solo subire senza far sentire la loro voce». Nuove perplessità sul progetto arrivano anche dal sindaco di Calvagese Simonetta Gabana. «Non contestiamo la depurazione del Garda, anzi. Ma gradiremmo essere coinvolti, visto quello che si legge sulle problematiche ambientali e sanitarie del fiume. E stiamo ancora aspettando il confronto con la Provincia che ci era stato promesso in Regione». Entro la fine del mese la Provincia incontrerà la Comunità Montana: «È una situazione che seguiamo con preoccupazione - spiega il presidente Giovanmaria Flocchini - perché la tutela del territorio e la salute dei cittadini stanno sempre al primo posto. I problemi del Garda sono importanti, ma lo sono anche quelli del Chiese: per questo stiamo valutando delle soluzioni progettuali alternative, come la depurazione sul lago e lo scarico nel fiume». Fatta a Gavardo, la protesta il 23 si sposterà a Montichiari: la «Marcia per la vita» è organizzata dal Comune e dal Comitato di salute pubblica. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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