Gallerie ad alto rischio Il sindaco riapre il caso della superstrada

di M.PAS.

È un accorato appello bis quello diretto dal sindaco di Sabbio Chiese alla Provincia. Riguarda la sicurezza stradale, e parte dal presupposto che dall’agosto del 2014 a mercoledì 7 novembre, nei circa due chilometri compresi tra le gallerie Pavone e Prada, compreso il rettilineo che le unisce, si sono verificati ben 12 incidenti, in più casi mortali (l’ultimo dall’esito drammatico il 28 ottobre) e con un notevole numero di feriti anche gravi. «RICHIEDO provvedimenti indifferibili - scrive Onorio Luscia - per la tutela della pubblica incolumità lungo la variante 237 del Caffaro nella zona della galleria Prada, tra i Comuni di Sabbio e Vobarno». «Circa due anni fa - ricorda l’amministratore - ho scritto alla Provincia un’altra lettera dallo stesso tono, segnalando come la galleria Pavone fosse molto pericolosa alla luce di 5 incidenti avvenuti tra maggio 2015 e ottobre 2016. Ma non ho avuto risposta. Oggi torno a scrivere, anche alla Prefettura, per rilanciare l’allarme sul tunnel, tetro di altri 6 incidenti da febbraio 2017 a oggi». Luscia segnala l’intero tracciato che, scendendo da Sabbio, prima entra appunto nella galleria Pavone, poi percorre il rettilineo che la collega alla Prada, «ma è in particolare l’imbocco della Prada da Sabbio verso Vobarno, che ha gravi criticità. Perché poche decine di metri dopo averla imboccata, ci si trova ad affrontare una curva pericolosa che porta fuori, fino a invadere la corsia di chi sale. In quel punto esiste un rischio concreto di scontro frontale». L’ultimo frontale in ordine di tempo è avvenuto effettivamente mercoledì con la solita dinamica. Se poi piove o si forma del ghiaccio l’asfalto diventa molto viscido aumentando di molto il livello di pericolosità. Lo schianto del 7 novembre non ha avuto conseguenze gravi per le persone coinvolte, ma ha ancora una volta messo in crisi la viabilità valsabbina causando lunghe code e gravi disagi.

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