«Ema», 2 anni
e quattro
mesi al pusher

di P.BUI.
Le ricerche di Emanuele nelle acque del fiume Chiese nel 2013Emanuele Ghidini aveva 16 anni
Le ricerche di Emanuele nelle acque del fiume Chiese nel 2013Emanuele Ghidini aveva 16 anni
Le ricerche di Emanuele nelle acque del fiume Chiese nel 2013Emanuele Ghidini aveva 16 anni
Le ricerche di Emanuele nelle acque del fiume Chiese nel 2013Emanuele Ghidini aveva 16 anni

Nuovo capitolo nella vicenda processuale per la morte di Emanuele Ghidini, il ragazzo di 16 anni che il 24 novembre 2013, sotto l’effetto di sostanze allucinogene assunte durante una festa a Muscoline, si lanciò nelle fredde acque del fiume Chiese, a Gavardo. È stato condannato a due anni e quattro mesi di carcere Davide Calubini, il giovane che secondo l’accusa non solo si occupò dell’acquisto degli stupefacenti assunti durante la festa alla quale aveva partecipato Emanuele Ghidini, ma anche della vendita. Al termine del processo con rito abbreviato è stato ritenuto responsabile dell’accusa di spaccio e omicidio colposo. Il suo coinvolgimento era emerso nel corso del dibattimento che ha visto al banco degli imputati, prima di lui, il coetaneo Claudio Berardinelli, condannato in primo grado a 5 anni e tre mesi per la morte del 16 enne, pena poi ridotta nel processo d’ appello a due anni e un mese. Condanna ridimensionata perché la corte aveva tenuto conto solo dello spaccio, assolvendo Berardinelli dall’accusa più pesante, quella di omicidio colposo. L’IMPUTATO NON aveva mai negato d’aver comprato la droga per la festa a cui aveva partecipato anche Emanuele Ghidini, ma ha sempre detto di non avergliela ceduta e di averla consegnata a un’altra persona. Il giudice, in base ai nuovi elementi emersi aveva disposto la trasmissione degli atti alla Procura. Calubini da testimone diventò indagato. Il giovane ieri era in aula a fianco del suo difensore, l’avvocato Giorgio Paris. La droga che in occasione della «festa maledetta» venne ceduta a Emanuele Ghidini, all’epoca non era ancora inserita nella tabella degli allucinogeni, venne inserita proprio in seguito a quanto accaduto a Gavardo. Si tratta di un sostanza del gruppo 25-NBOMe, spacciata in francobolli, in gergo «cartoni». •

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