Due idee per il Guerra-bis illuminazione e rifiuti

di M.P.
Giambattista Guerra
Giambattista Guerra
Giambattista Guerra
Giambattista Guerra

Anche a Barghe, il secondo comune valsabbino alle urne, il sindaco uscente Giambattista Guerra punta ad una piena riconferma. Tutto nasce dal fatto che già nella scorsa tornata elettorale si era presentato senza concorrenti. Guerra la spuntò con il 65 per cento dei cittadini alle urne, e «per questa nuova tornata vorrei che più gente andasse a votare, per sentirmi più legittimato. Qualcuno può pensare - spiega Guerra - che non serve votare, visto che c’è un solo candidato. Ma non è così. Manifestare in massa il proprio sostegno a chi sceglie anche stavolta di continuare l’avventura da sindaco è importante, serve a lui ed alla sua squadra per avere più entusiasmo da mettere in gioco. Ed anche se poi sarò comunque il sindaco di tutti, l’esser scelto dalla meta o dall’80 per cento degli elettori fa per me la differenza tra l’esser seguito da molti e l’avere invece il sostegno di una scarsa maggioranza». INSOMMA, la metà più uno dei voti fanno un sindaco, tanti voti fanno invece un supersindaco. Giambattista Guerra si presenta con la stessa formazione di 5 anni fa, «Insieme per Barghe», ma con una squadra diversa, che ha perso per «anzianità» e per scelta il vice Giorgio Girelli che amministrando da oltre 20 anni vuol ora riposarsi e, da nonno e pensionato, si dedicherà un po’ di più a se stesso e ai nipoti: «Lo ringrazio - è la dedica del sindaco - per tutto quanto ha fatto, e gli auguro di godersi al meglio la meritata pensione. Ora però ci ripresentiamo con una squadra nuova composta da giovani tra i 25 e i 45 anni, alcuni dei quali già con me nel primo mandato. E il nostro primo obiettivo è completare le iniziative già avviate dalla pubblica illuminazione al nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta. Ci sono poi da abbattere le barriere architettoniche degli edifici pubblici di Barghe». Dunque a tutti gli effetti si annuncia un «Guerra bis»: «Un mandato, questo, che nei fatti seguirà le tracce del precedente, fatto di passi compiuti sempre tenendo i piedi per terra». Un solo, grande rammarico: «Vorrei confrontarmi con una minoranza che ti critica ma che sa anche darti idee nuove. Non sarà così. Spero però che almeno i cittadini vengano in massa a votarci, per farci sentire legittimati e per legittimare quel che, da sindaco di tutti, compirò assieme alla mia giovane squadra».

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