Cariadeghe cerca un aiuto per le «nozze» degli anfibi

di AL.GAT.

C’è anche l’Altopiano di Cariadeghe tra i siti bresciani interessati dalla migrazione riproduttiva primaverile degli anfibi, e proprio da Serle arriva un appello ai potenziali volontari interessati alla loro protezione. È stato lanciato da qualche giorno, perchè ormai si attende solo lo sciogliersi della neve (e lo stabilizzarsi delle temperature) per il via alla stagione amorosa di rospi, rane e tritoni. Sull’Altopiano, anche se un censimento ufficiale non è mai stato fatto, vivono centinaia di esemplari di rospo comune, rana dalmatina, rana verde, raganella, tritone crestato e punteggiato, mentre più in basso si incontra anche il rospo smeraldino. Sono due le zone che gli anfibi scelgono per riprodursi e deporre le uova: il Dos de Meder da una parte e la Pòsa dei Ruchì dall’altra. Nel secondo caso però lo stagno si è prosciugato, e adesso si sta pensando a un riempimento artificiale. Il ruolo dei volontari? «Abbiamo bisogno di una mano - spiega Gianbattista Tonni - per sistemare le barriere che collegano i sottopassi stradali e impediscono agli anfibi di arrivare sulle strade restando schiacciati dai veicoli e per mantenere puliti gli stessi sottopassi che uniscono boschi e prati alle pozze. Ma anche per spostare gli animali dalla rete viabilistica. Qualcuno ci ha già chiamato ma di forze fresche c’è sempre bisogno». Per partecipare si può contattare proprio Tonni al 393 8242561, Daniele Mazzardi (030 6910000) o inviare una mail all’indirizzo altopianocariadeghe gmail.com. «Chiediamo una disponibilità per circa un mese, la sera per alcune ore dopo il tramonto, a partire da quando inizierà la migrazione - continua Tonni - anche se prima di tutto i volontari dovranno essere formati, così da avere un approccio corretto agli animali». Il salvataggio degli anfibi a Serle è una tradizione: lo scorso anno sono state organizzate anche serate educative notturne che saranno riproposte. •

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