Alghe in superficie e livelli giù: la strana estate del lago d’Idro

di Mila Rovatti
Meno venti centimetri in una settimana:  per l’Eridio è un’estate difficile dal punto di vista dei livelliLa fioritura delle alghe innescata dal caldoTuristi in spiaggia: nessun allarme inquinamento
Meno venti centimetri in una settimana: per l’Eridio è un’estate difficile dal punto di vista dei livelliLa fioritura delle alghe innescata dal caldoTuristi in spiaggia: nessun allarme inquinamento
Meno venti centimetri in una settimana:  per l’Eridio è un’estate difficile dal punto di vista dei livelliLa fioritura delle alghe innescata dal caldoTuristi in spiaggia: nessun allarme inquinamento
Meno venti centimetri in una settimana: per l’Eridio è un’estate difficile dal punto di vista dei livelliLa fioritura delle alghe innescata dal caldoTuristi in spiaggia: nessun allarme inquinamento

Venti centimetri in meno nel giro di una settimana. Il deflusso minimo vitale del lago d’Idro ancora non è a rischio, ma non si riesce a capire cosa stia succedendo in un periodo tutt’altro che siccitoso. La quota toccata? 365,5 metri sul livello del mare, più o meno la stessa fatta segnare un anno fa nel medesimo periodo. Con la differenza che l’estate del 2017 fu particolarmente avara di precipitazioni. Insomma, che piova o non piova in questo periodo i livelli del lago scendono fino a rasentare il limite. UN PROBLEMA che però ne innesca un altro: quando i livelli scendono le alghe affiorano. E con le alghe gli allarmismi da social innescati da chi scambia la schiuma provocata dalla fioritura per inquinamento, dando il via a campagne moralizzatrici deliranti. Interpellato da turisti e residenti preoccupati, il Comune di Idro ha chiesto al servizio territoriale di igiene un ulteriore controllo che ha puntualmente confermato che si tratta di processi di saponificazione provocati da alcuni vegetali, fenomeno che si verifica spesso e volentieri dopo forti temporali. A scongiurare ulteriori timori sono giunti i risultati delle analisi del dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria che decretano la balneabilità di tutte le spiagge del lago d’Idro. Nessun pericolo, anzi situazione più che favorevole, peccato che anche l’occhio voglia la sua parte e con l’abbassamento dei livelli questo diventa un problema. IN ATTESA che Aipo, L’Agenzia interregionale per il fiume Po, che dal 2017 gestisce anche i livelli del lago d’Idro, dia una spiegazione a quanto sta succedendo, gli agricoltori che utilizzano l’acqua del fiume Chiese ne chiedono di più e ancora una volta i due fronti si scontrano. Intanto con un occhio puntato sull’idrometro scalda i motori la «Corsa per la vita del lago e del fiume Chiese». Domani mattina, con partenza dalla tensostruttura di Crone alle 9.30, scatterà la seconda edizione della manifestazione podistica non competitiva, aperta a tutti, che si propone come un momento di condivisione e punta a tenere alta l’attenzione sulle problematiche legate alle escursioni dei livelli, oltre che un momento di riscoperta del territorio attraverso un percorso che può essere di 7 o di 14 chilometri. Organizzata dagli Amici della terra, avrà come testimonial il runner e attivista Carmine Piccolo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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