Valzelli, con Gori e per l’autonomia

Oliviero Valzelli si candida
Oliviero Valzelli si candida
Oliviero Valzelli si candida
Oliviero Valzelli si candida

Oliviero Valzelli ha scelto un ambiente istituzionale che gli è decisamente familiare, l’auditorium «Mazzoli» della Comunità montana, a Breno, per presentare la sua candidatura a consigliere regionale nella lista «Obiettivo Lombardia per le autonomie - con Gori». Il 49enne presidente dei due enti comprensoriali (Bim e appunto Comunità montana) affiancato dal promotore della lista (da lui definita «di riferimento della Valcamonica») Corrado Tomasi, dal coordinatore del Gruppo Civico Cristian Farisè e dal sindaco di Darfo, Ezio Mondini, ha ricordato le proprie «credenziali» agli elettori che tra qualche settimana sceglieranno l’alternanza e voteranno per il centrosinistra alla Regione. Nel suo curriculum figurano il ruolo quasi ventennale di amministratore a Darfo (anche in minoranza), un lungo impegno nel sociale e nelle associazioni e per finire, dal 2014, proprio la presidenza dei due enti comprensoriali. La sua candidatura è stata caldeggiata dal sindaco di Darfo Ezio Mondini e dalla sua giunta, e trasferita a quel Gruppo Civico di centrosinistra che in Comunità montana vive di una maggioranza di 29 sindaci su 40, che l’ha accolta immediatamente. «Ho sempre sentito l’amministrare come un servizio alla comunità e ho accettato di mettermi in competizione per l’amore che ho per la valle e il mio paese - ha esordito Valzelli -: la mia disponibilità si deve alla volontà di alcune persone di Darfo, in primo luogo del sindaco Ezio Mondini, e al pronunciamento del Gruppo Civico che ha così rafforzato la candidatura». I SUOI OBIETTIVI in Regione se sarà eletto? «Come è evidenziato nel logo del simbolo della mia lista mi batterò per una maggiore autonomia delle funzioni degli enti di area vasta; una autonomia che abbiamo chiesto a più riprese a Regione e Governo, e per una valorizzazione dei nostri territori di montagna, purtroppo fino a oggi disattesa da chi sta sopra di noi. Dovremo tenere “vicina” proprio la Regione - è il ragionamento di Valzelli - chiedendo magari un ufficio di rappresentanza in valle e per parte mia, se verrò eletto, lavorerò perchè risorse e competenze rimangano qui, a partire dai canoni idroelettrici». In Valcamonica lo spopolamento e l’abbandono dell’agricoltura di montagna rappresentano una costante, e Valzelli vorrebbe «mettere al centro del mio impegno proprio la montagna ricercando forme corrette per sviluppare queste nostre fragilità». • L.RAN.

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