Valcamonica,
fuga dai palazzi
della politica

di Luciano Ranzanici
La fascia tricolore registra da tempo un calo di appeal
La fascia tricolore registra da tempo un calo di appeal
La fascia tricolore registra da tempo un calo di appeal
La fascia tricolore registra da tempo un calo di appeal

Le imminenti elezioni amministrative in Valle Camonica, che vedranno purtroppo l’incremento di un Comune con la presenza della sola maggioranza (Ponte di Legno) fa tornare di «preoccupante» attualità il tema delle liste uniche. In questo momento sul territorio sono ben nove su 40 i Comuni nei quali non v’è nessuna rappresentanza sui banchi d’opposizione. Si tratta di Braone, Cerveno, Cevo, Monno e Vione, dove si è votato cinque anni fa e che quindi torneranno alle urne il prossimo anno, ai quali si aggiungono Incudine, Ono San Pietro, Ossimo e Paspardo dove la consultazione elettorale si è tenuta nel 2016 e che si ripeterà nel 2021. Un discorso a sé merita Malonno per le ben note vicende giudiziarie, dove lo scorso anno si presentò al giudizio dei cittadini la sola lista guidata dal sindaco uscente. Qui c’è stata fortunatamente un’inversione di tendenza e domenica prossima saranno due le liste civiche in lizza. Una situazione diametralmente opposta si sta vivendo a Ponte di Legno con una sola compagine elettorale, dovuta forse al doppio esito sfavorevole dei referendum per la costituzione di un solo Comune con Temù e poi Vione? Un dato di fatto è la montante disaffezione nei confronti della vita politica ed amministrativa e non solo da parte dei giovani. È pur vero che governare un Comune appare sempre più difficile, non gratificante come un tempo e magari anche «rischioso» e quindi il cosiddetto spirito di missione e del «bene comune» sta gradualmente scemando. Un candidato sindaco alle imminenti amministrative con assoluto buonsenso e realismo, scrive che «il mondo è cambiato, non ci sono più i partiti con le differenti ideologie, nei piccoli paesi non esistono più le contrapposizioni tra famiglie. Per coinvolgere le persone ad occuparsi del bene comune è necessario costruire un gruppo coeso partendo dai rapporti personali». Intanto la percentuale d’assenza delle minoranze nei consigli comunali è salita al 25% e con Ponte di Legno aumenterà ancora: e nel 2019 quando andrà al voto la maggior parte dei Comuni a quanto si attesterà?

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