Un rogo devasta una mansarda Sotto accusa la canna fumaria

di Claudia Venturelli
Una immagine del rogo di Berzo InferioreL’incendio ha impegnato i vigili del fuoco per ore
Una immagine del rogo di Berzo InferioreL’incendio ha impegnato i vigili del fuoco per ore
Una immagine del rogo di Berzo InferioreL’incendio ha impegnato i vigili del fuoco per ore
Una immagine del rogo di Berzo InferioreL’incendio ha impegnato i vigili del fuoco per ore

Un incendio e tanta paura: sono gli ingredienti di una notte molto movimentata, quella tra giovedì e ieri, trascorsa a Berzo Inferiore. Tutto il paese è stato svegliato all’improvviso dalle sirene dei mezzi di soccorso e dal bagliore delle fiamme che si stagliavano nel cielo buio. Era già notte fonda, infatti, quando il sindaco del paese, Ruggero Bontempi, passando nelle vicinanze della zona industriale ha visto le fiamme che si levavano da un’abitazione di via Orcava, poco fuori il paese, al confine con l’abitato di Bienno. La sua chiamata ai soccorsi è stata immediata, ma non è servita a evitare che l’intero tetto in legno dell’edificio andasse distrutto, divorato rapidamente dalle fiamme. Premettendo che fortunatamente non ci sono stati feriti il bilancio dell’incidente è comunque grave per i diretti interessati, e parla di un appartamento dichiarato inagibile e di una giovane coppia, che risiedeva nell’appartamento dal giugno scorso, rimasta senza casa. PASSANDO ai numeri sono andati in fumo e in cenere 200 metri quadrati di copertura, che i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo, insieme ai colleghi volontari di Breno, hanno provveduto prima a spegnere poi a bonificare. I militi hanno lasciato la zona quando ormai era giorno, poco dopo le 5, lasciandosi alle spalle la disperazione dei proprietari e un odore acre di fumo che si è sparso per tutto il paese. La luce del mattino ha permesso di contare i danni e di rendersi conto dell’effetto del fuoco: l’appartamento mansardato, rialzo di una villetta che ha al piano terra un deposito di attrezzature edili e al primo un’altra abitazione, è inagibile e il danno economico è importante, anche se non ancora quantificato con precisione. Il tetto è tutto da rifare e i muri della casa sono tutti anneriti. L’ordinanza di inagibilità-sgombero ha raggiunto una giovane coppia che al momento del disastro non si trovava in casa, e che prima di rimetterci piede dovrà far fronte a un importante intervento di bonifica e messa in sicurezza. Le cause dell’incidente? Per i vigili del fuoco, ai quali è spettato anche il compito, insieme alle forze dell’ordine, di dichiarare l’inagibilità dell’edificio, non ci sono dubbi: a scatenare le fiamme è stato il surriscaldamento della canna fumaria che a contatto con il legno del tetto, probabilmente non ben coibentato, ha generato l’incendio. Si tratta insomma dell’ennesimo episodio di questo freddo inverno in Valcamonica, che vede tornare attualissime le raccomandazioni dei vigili del fuoco a curare gli impianti e a pulire le canne fumarie, un’operazione da affidare agli esperti tutti gli anni. •

Suggerimenti