Tre campanili a quota 40 La camminata di aprile apre anche ai neonati

di D.BEN.
Artogne: uno dei tre campanili toccati dalla corsa
Artogne: uno dei tre campanili toccati dalla corsa
Artogne: uno dei tre campanili toccati dalla corsa
Artogne: uno dei tre campanili toccati dalla corsa

La «Tre campanili» camuna compie quarant’anni, e tra poche ore tornerà ad animare la Pasquetta della bassa valle portando centinaia di fans di una delle più vecchie podistiche della Valcamonica sui circa otto chilometri disegnati tra i Comuni di Artogne, Piancamuno e Gianico. Da sempre in calendario il lunedì dell’Angelo, l’evento apre la stagione delle camminate tra prati fioriti, mulattiere e nuclei storici dei paesi. Per la quarantesima edizione del 2 aprile è stato studiato un nuovo percorso accessibile anche con passeggini e bambini piccoli, mentre per i cani le porte sono aperte già da tempo. Riconfermato invece quanto da anni si prevede a supporto della camminata mattutina: quella Pasquetta in piazza con le associazioni di volontariato e le aziende agricole che presentano i propri obiettivi e i propri prodotti. L’organizzazione è in capo all’Aido locale e la presidentessa Roberta Maffi sottolinea come la camminata serva «a diffondere e sostenere la donazione di organi, un gesto a favore della vita e della solidarietà che trova nello sport un importante supporto». La partecipazione alla Tre campanili, con annesso Memorial Roberto Bianchi, ha sempre fatto segnare un buon numero di partecipanti, con punte di oltre mille anche quando il cielo non è stato favorevole. PER L’EDIZIONE numero quaranta, un traguardo di non poco conto per gli organizzatori, i sostenitori e i volontari che l’hanno resa possibile, è previsto anche un gadget particolare che andrà ad aggiungersi a buono gelato, spongada pasquale e premi a sorpresa. Le preiscrizioni con il ritiro del pettorale sono già possibili nella cartoleria Franca di Artogne. Partenza alle 9 per le categorie giovanili collegate alla Coppa Camunia del Csi, mezz’ora dopo per tutti gli altri. E per chi ama le testimonianze di vita, l’Aido Artogne propone per sabato 7 aprile alle 20,30, nella sala polifunzionale, un incontro con Gianpietro Ghidini che racconterà come si può sopravvivere al dolore della perdita di un figlio.

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