Travolto e ucciso
dal masso sui monti
di Ponte di Legno

di Lino Febbrari
Nell’immagine del Soccorso alpino si inquadra lo scenario della tragedia costata la vita al 62enne Il recupero della salma dell’escursionista camuno
Nell’immagine del Soccorso alpino si inquadra lo scenario della tragedia costata la vita al 62enne Il recupero della salma dell’escursionista camuno
Incidente mortale in Alta Valle Camonica

Lino Febbrari Tragedia sui monti che sovrastano Ponte di Legno. Giuseppe Magistri, per gli amici Pino, 62enne insegnante di musica in pensione residente a Pisogne, ha perso la vita travolto da un grosso masso che si è staccato dal versante mentre con altri quattro compagni si stava dirigendo verso la Cima Salimmo dopo essersi lasciato alle spalle la Punta dei Buoi. Un’escursione considerata non troppo difficile dagli esperti, che presenta però lunghi tratti di salita ripida su ghiaioni e diversi punti a rischio appunto di distacco di massi. La disgrazia si è consumata a circa 2800 metri di quota verso mezzogiorno e mezzo e l’allarme ha fatto convergere sul luogo due elicotteri e a terra mobilitato numerose unità di soccorritori. Per l’insegnante purtroppo non c’era più nulla da fare: troppo gravi le lesioni da schiacciamento che aveva riportato, in particolare al torace. La grossa pietra ha provocato lo sfondamento della gabbia toracica. L’equipe dell’eliambulanza del 112 di Brescia ha provveduto a recuperare il corpo dell’escursionista mentre il velivolo del nucleo volo di Malpensa dei Vigili del fuoco ha calato col verricello altri tecnici che hanno effettualo una rapida perlustrazione dell’area interessata dalla frana. L’operazione si è rivelata particolarmente complessa alla luce delle asperità naturali del luogo teatro del dramma. LA DINAMICA della disgrazia è al vaglio dei carabinieri di Ponte di Legno e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Edolo. Uno degli aspetti fondamentali da mettere a fuoco perché i massi si siano staccati praticamente dalla sommità dell’itinerario, dove finisce il sentiero. Una raffica che ha provocato un boato udito a chilometri di distanza anche dagli escursionisti che avevano raggiunto la Punta dei Buoi. «Noi non siamo arrivati direttamente sul luogo dell’incidente – spiega Giorgio Poli, capo della stazione del Cnsas di Temù - : le nostre squadre erano pronte qui a valle per salire in quota qualora ce ne fosse stata necessità. Insieme ai noi c’erano i nostri colleghi di Ponte, quelli del Sagf , i carabinieri e i Vigili del fuoco di Ponte e Vezza d’Oglio». Dopo che il personale sanitario ha accertato il decesso di Giuseppe Magistri, il corpo è stato issato a bordo dell’elicottero con un verricello. LA SALMA è stata trasportata in volo a Temù vicino alla stazione di partenza della seggiovia Roccolo- Ventura. Poi è stata caricata su un furgone delle pompe funebri che l’ha portata alla camera mortuaria del cimitero di Ponte di Legno dove è stata ricomposta e resterà a disposizione della magistratura. Il pm di turno si è riservato di disporre l’autopsia, ma con ogni probabilità l’esame autoptico non verrà eseguito e in queste ore dovrebbe già arrivare il nullaosta alla sepoltura. La dinamica ricostruita anche grazie alle testimonianze dei compagni di escursione della vittima che si sono visti sfiorare da almeno cinque massi di grandi dimensioni non presenta punti oscuri. Semmai bisognerà capire che cosa ha provocato il distacco e il rotolamento a valle dei macigni. Gli inquirenti vogliono assicurarsi che la caduta non sia stata provocata dal passaggio in quota di un’altra comitiva di escursionisti. •

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