Torna il Natale dei ragazzi mix di dolcezza e umanità

di C.VEN.

Lo scorso anno erano state l’associazione Abio di Esine e l’associazione della missionaria bornese suor Patrizia Zerla a raccogliere i frutti del «Dolce Natale d’amore» organizzato dall’Istituto comprensivo di Cividate Camuno. Quest’anno, con la stessa formula, sarà il fondo «Sara Pedersoli» pro Spazio autismo di Darfo a ricevere tutta la generosità delle famiglie degli studenti di Borno, Malegno e Cividate. Merito dell’avvio, anche quest’anno, della vendita di prodotti tipici natalizi nelle aule del comprensivo: 15 euro per un panettone artigianale, 10 per biscotti e torrone. NATO undici anni fa a Borno su iniziativa della docente Giovanna Versaggio, il progetto oggi ha gambe solide ed è conosciuto in tutta la Valcamonica, dove la solidarietà prosotta si riversa ogni anno su un’associazione diversa. Il metodo è ben rodato: alle fornerie e alle pasticcerie del territorio viene chiesto di produrre i dolci tipici del periodo, alle famiglie degli studenti e ad amici e parenti di acquistarli. Tolto il costo delle materie prime, il resto va tutto in beneficienza: «È questa la forza del nostro lavoro - ricorda la responsabile -, insegnare ai ragazzi a fare del bene, il senso della solidarietà». In dieci anni di attività sono passati a ritirare il loro assegno tante associazioni che hanno lasciato alla scuola la loro personale esperienza di volontariato, «un arricchimento per i nostri ragazzi». Dopo la vendita in classe, il 7 dicembre gli studenti si sposteranno anche in piazza a Borno e coinvolgeranno residenti e villeggianti per aumentare ulteriormente il bottino. Il 18 dicembre, poi, in una mattinata speciale, l’assegno sarà consegnato direttamente nelle mani del fondo che ricorda Sara Pedersoli, la mamma di Darfo morta prematuramente lasciando un’unica volontà, «aiutare il centro autismo di Valcamonica in cui viene seguito anche il suo piccolo Nicolò». •

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