Tari, Artogne va avanti e spedisce le bollette

di D.BEN.

La decisione è stata presa da tempo e non ci sono stati ripensamenti improbabili e neppure slittamenti. Considerando poi l’assenza di santi in Paradiso, l’ora fatidica per Montecampione è arrivata. Il Comune di Artogne ha applicato la Tari (la tassa sullo smaltimento dei rifiuti) anche al territorio della stazione turistica. La conferma passa dalle visite dei postini, che da qualche giorno stanno recapitando le cartelle di pagamento della raccolta rifiuti a tutti coloro che hanno casa nella località della bassa valle. Inutili gli inviti rivolti al sindaco artognese affinché soprassedesse alla spedizione. E non hanno avuto esito nemmeno alcuni tentativi interni all’amministrazione, finalizzati in questo caso a far slittare il tutto al prossimo anno. «La legge me lo chiede e io intendo rispettarla» è in sintesi il pensiero del primo cittadino Barbara Bonicelli in merito alla questione che in questi ultimi tempi ha generato molta agitazione. È dal febbraio scorso che l’argomento tiene caldo il dibattito in quel di Montecampione: risale infatti a quel mese la prima comunicazione con la quale l’ente pubblico faceva sapere ai vertici del Consorzio residenti che avrebbe preso in carico direttamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il 29 marzo poi è arrivata anche la delibera ufficiale del consiglio comunale, con la quale l’intera maggioranza ha approvato le modifiche al regolamento sulla Tari e il relativo piano finanziario che ne ha determinato i costi. Nel dibattito si è inserito anche il prefetto di Brescia, che il 27 marzo e il 29 maggio scorsi aveva fissato dei paletti dando tempo fino a fine anno per avviare le «procedure necessarie a regolarizzare l’esercizio di servizi pubblici che vengono erogati in località Montecampione, riconducendone la titolarità ai soggetti competenti per legge». Dibattiti, conferenze stampa, confronti e sconti, lettere di avvocati, inviti ad aprire un tavolo di discussione si sono succeduti nel tempo, ma alla fine le bollette sono comunque arrivate, insieme a una lettera di accompagnamento in cui la sindaca Bonicelli, nel ringraziare «tutti gli utenti che avranno pazienza e comprensione per collaborare con il Comune di Artogne», spiega i termini della tassa, l’utenza catastate sulla quale si basa e il modo per comunicare eventuali osservazioni. I TEMPI di pagamento sono distribuiti su due rate, la prima entro il 17 settembre e la seconda a distanza di tre mesi, a metà dicembre. È il Consorzio residenti che aveva dichiarato guerra? Il presidente Paolo Birnbaum ha diffuso una nota in cui esprime l’intenzione di effettuare «tutte le valutazioni giuridiche finalizzate a verificare la legittimità dell’atto» del Comune di Artogne e di valutare il percorso politico da intraprendere nei rapporti con l’ente locale. Insomma, ancora tensione. •

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