Strade, l’alta Valcamonica ora volta pagina

di Lino Febbrari
L’intersezione di Sonico che sarà regolata da una rotonda
L’intersezione di Sonico che sarà regolata da una rotonda
L’intersezione di Sonico che sarà regolata da una rotonda
L’intersezione di Sonico che sarà regolata da una rotonda

A Corteno sono in fase di appalto i lavori per riqualificare la viabilità oltre la galleria in direzione di Aprica. Tra un paio di mesi aprirà il cantiere della rotonda di Stadolina. Sono (quasi) pronti anche i piani per le rotatorie di Incudine, dei centri commerciali a Sonico, della variante all’abitato verso Pontedilegno e dell’allargamento della vecchia galleria a Edolo. Infine ci sono 20 milioni per tappare le voragini nell’asfalto e procedere alla posa dei nuovi guard rail lungo la superstrada tra Esine e Boario. Sono i contenuti del pacchetto viabilità discusso tra i vertici provinciali e valligiani, i sindaci interessati e il responsabile dell’Area Nordovest dell’Anas che si è svolto ieri a Sonico. Un confronto franco durante il quale sono anche stati commentati favorevolmente gli ottimi rapporti instaurati con la nuova dirigenza del colosso delle strade, che nel giro di un paio di anni hanno contribuito a risolvere problemi sul tappeto da decenni. «Rispetto al passato non sono cambiati solo i nostri interlocutori - commenta il presidente della Provincia Pierluigi Mottinelli che ha coordinato il dibattito -: sono arrivate le risorse messe dal ministero delle Infrastrutture e soprattutto si è avviata una collaborazione tra tutti gli enti interessati». Soddisfatto ache il padrone di casa, che presto vedrà risolto un nodo critico sul suo territorio. «La rotonda nella zona dei centri commerciali è arrivata all’ultimo step progettuale - conferma il sindaco di Sonico Gian Battista Pasquini -. Entro 20 giorni sottoporremo tutta la documentazione all’Anas e ci auguriamo che presto arrivi anche l’appalto». Al presidente degli enti comprensoriali Oliviero Valzelli, che qualche tempo fa aveva segnalato al Compartimento di Milano le pessime condizioni dell’asfalto in diversi tratti della 42, è stato assicurato che sul piatto ci sono venti milioni («Saranno spesi non appena il tempo volgerà al bello») e che la barriera metallica in allestimento in bassa valle «è una protezione brevettata da noi, che impedisce ai motociclisti che cadono di incocciare in un paletto rischiando amputazioni - afferma l’ingegner Dino Vurro responsabile delle strade nazionali di Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta - e, contrariamente alla sensazione che può dare un primo impatto, la carreggiata non è stata ristretta». VALZELLI ha anche sollevato la questione degli sporadici sfalci e della pulizia a bordo strada, auspicando il rinnovo dell’accordo che ha visto fino allo scorso anno in prima linea Comunità montana, Vallecamonica Servizi e Anas. I buoni rapporti intrecciati dagli amministratori con l’ingegner Vurro, un dirigente che da un paio di anni a fatto cambiare passo all’Anas? «Più che cambiare passo abbiamo fatto piccole promesse e le abbiamo mantenute tutte - rileva soddisfatto il funzionario -. Ho visto poi che c’è collaborazione tra tutti i soggetti, quasi fossimo una famiglia che vuole sviluppare il territorio». Infine i prossimi sogni dei sindaci: la variante all’abitato di Vezza d’Oglio e l’allargamento di alcune strettoie della 39 dell’Aprica. •

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