«Ski area», prove di decollo
Si volerà con i commercianti?

di Domenico Benzoni
Uno scorcio di Montecampione ancora alla ricerca di una sua identità
Uno scorcio di Montecampione ancora alla ricerca di una sua identità
Uno scorcio di Montecampione ancora alla ricerca di una sua identità
Uno scorcio di Montecampione ancora alla ricerca di una sua identità

I colori sono quelli tipici dell’autunno, sulle cime la neve non si è ancora vista, ma a Montecampione in queste settimane cresce l’attività legata alla prossima stagione sciistica. Ski area e Associazione commercianti cercano di tracciare la strada per il futuro mettendo in calendario di una serie di incontri informativi. Il primo è l’attesa assemblea dei soci della prima realtà prevista per l’ultimo sabato di ottobre: dovrebbe delineare la situazione economica della società che dal giugno scorso è divenuta proprietaria degli impianti di risalita acquisendoli dal fallimento di Montecampione impianti.

Che in questo momento non ci sia «grasso che cola» è prevedibile, dato che i soldi raccolti con la ricapitalizzazione avviata nell’agosto 2016 sono serviti all’acquisto delle strutture; e a rendere ancora più infelice la situazione è stata una stagione invernale avara di neve. Un dato positivo è arrivato invece dall’apertura estiva della seggiovia Corniolo, che in poco più di una settimana ha raccolto il plauso di circa cinquemila persone.

Stefano Iorio, Matteo Ghidini e Oscar Panigada, il terzetto che amministra Montecampione Ski area, descriveranno agli azionisti lo stato dei conti e le prospettive legate soprattutto ai finanziamenti regionali sul Piano integrato d’area per lo sviluppo del turismo invernale ed estivo.

A QUESTO si aggrappa la speranza della rinascita e da esso dipende buona parte del destino della stazione invernale della bassa valle. Le ipotesi progettuali che vedono coinvolti Comunità montana, Artogne, Gianico, Piancamuno e Msa contemplano la sistemazione della viabilità dal fondovalle al Plan, la costruzione di un parcheggio per pullman appena oltre il complesso Valgrande, la realizzazione di un bacino di accumulo idrico per l’innevamento artificiale in Bassinale e la sistemazione della strada silvo pastorale che porta alle malghe oltre le Beccherie.

E i commercianti di Montecampione? Sono chiamati a raccolta per superare le divisioni interne e dar man forte a una situazione che richiede l’apporto di tutti. Tra la metà di novembre e la prima settimana di dicembre verrà organizzato un incontro tra gli operatori commerciali e turistici con l’obiettivo di «discutere apertamente su come l’associazione debba continuare a operare e come meglio organizzarsi per il futuro, creando una rinnovata sinergia con Consorzio residenti e Msa».

«Di occasioni come quelle che si prospettano ora per la rinascita di Montecampione non ne avremo più - commenta il presidente del Consorzio residenti Paolo Birnbaum -; se non sapremo coglierle sopravvivere in questa località sarà più complicato».

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