«Segni di futuro» in aiuto ai più giovani

di L.R.
Pierluigi Mottinelli
Pierluigi Mottinelli
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Pierluigi Mottinelli

Politicamente parlando la Valcamonica non è granitica, soprattutto a livello di enti comprensoriali, ma evidentemente nonostante la disomogeneità riesce a fare cose buone nel sociale. Lo ha sottolineato anche il presidente della Provincia, Pierluigi Mottinelli, presentando il progetto «Segni di futuro» che, a fianco dell’Azienda territoriale per i servizi alla persona come ente capofila, vede come partner la Comunità montana, appunto la Provincia, le Acli, Sol.Co. Camunia, le cooperative sociali Il Cardo, Arcobaleno, Azzurra e Casa del Fanciullo. L’operazione è sostenuta anche dalle scuole di formazione professionale e da alcune aziende e mette al centro i giovani e la loro difficile situazione occupazionale. Una attenzione che è stata premiata ancora una volta dalla Fondazione Cariplo: fra le otto progettualità selezionale partecipanti al quarto bando «Welfare in azione», la Fondazione ha scelto anche quella camuna, assegnandole un contributo di 570 mila euro (a fronte di una disponibilità di poco meno di un milione e 200 mila). LA DISOCCUPAZIONE in Valle Camonica ondeggia tra l’8 e il 9% (i dati forniti dal Centro per l’impiego si riferiscono allo scorso anno) precludendo l’ingresso nel mondo produttivo dei giovani fra i 16 e i 34 anni. L’iniziativa «Segni di futuro», che avrà una durata triennale e che sosterrà l’occupazione giovanile, è dedicata ai giovani tra i 19 e i 30 anni e prenderà il via il mese prossimo. Come? Gli enti e le cooperative impegnate daranno vita a gruppi di lavoro che dovranno sviluppare tre azioni intitolate Laboratori di competenza, Alternanza scuola/lavoro e Osservatorio di comunità. Scendendo nel dettaglio sarà avviata una sperimentazione di percorsi di alternanza scuola/lavoro, e saranno individuati i ragazzi di una classe terza di scuola superiore che prenderanno parte, fino alla quinta, a quest’esperienza. Si aggiungeranno così alle 400 ore di alternanza altre tre settimane durante l’estate che consentiranno l’aumento del tempo di formazione dei partecipanti. Infine si darà vita all’Osservatorio di comunità (aperto ad aziende e associazioni) per aggregare i ragazzi, favorirne il protagonismo e «creare opportunità di formazione, valorizzando e potenziando l’attuale sistema di governance». Il progetto che si indirizza verso una nuova economia collaborativa, è stato presentato nell’auditorium Mazzoli di Breno dal presidente dell’Azienda territoriale Andrea Fedriga, da quello comunitario Oliviero Valzelli, da Christian Ramus, direttore di Sol.Co. Camunia, e da Giacomo Morandini delle Acli provinciali. •

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