Saperi e sapori, la Valle incontra la Cina

di Claudia Venturelli
All’interno del salone del gusto «Terra Madre» la Valcamonica sarà ospita degli spazi gestiti dalla CinaLe Terme di Darfo Boario ospiterà una mostraA Montisola si terrà anche uno show cooking
All’interno del salone del gusto «Terra Madre» la Valcamonica sarà ospita degli spazi gestiti dalla CinaLe Terme di Darfo Boario ospiterà una mostraA Montisola si terrà anche uno show cooking
All’interno del salone del gusto «Terra Madre» la Valcamonica sarà ospita degli spazi gestiti dalla CinaLe Terme di Darfo Boario ospiterà una mostraA Montisola si terrà anche uno show cooking
All’interno del salone del gusto «Terra Madre» la Valcamonica sarà ospita degli spazi gestiti dalla CinaLe Terme di Darfo Boario ospiterà una mostraA Montisola si terrà anche uno show cooking

Uno scambio di saperi e sapori, con il territorio e la tradizione a fare da filo rosso tra due realtà lontanissime nello spazio ma meno distanti di quel che si potrebbe pensare. Grazie a Slow Food la Valcamonica incontra la Cina, seguendo un percorso che mira a essere del gusto e delle buone prassi, «proprio sulla scorta delle nostre parole chiave - spiega Beatrice Capitanio, fiduciaria Slow Food Vallecamonica - Il cibo deve essere buono, pulito e giusto». SUCCEDERÀ tutto giovedì e venerdì, tra Torino, sede del salone «Terra Madre», il lago d’Iseo e la Valle, terra difficile e periferica per vocazione, ma che da tempo sta tentando di smarcarsi dall’autoreferenzialità che l’ha imbrigliata negli ultimi anni e guarda al mondo. Con due appuntamenti: giovedì la Valle dei Segni sarà ospite, per presentarsi nel contesto del salone del gusto di Torino, dello spazio gestito da Slow Food China; venerdì la Valcamonica restituirà il favore ospitando una delegazione cinese. In programma un viaggio sul treno dei sapori, uno show cooking a Montisola, il pranzo a Pisogne e due tappe camune: una a Boario, dove nel parco delle Terme verrà allestita un’esposizione di arte locale, cultura e design camuno, e una a Capodiponte, dove gli ospiti arrivati dalla terra dei dragoni potranno ammirare le incisioni patrimonio Unesco. «Un’operazione di marketing, certo - ammette l’onorevole Marina Berlinghieri - perché attraverso questo progetto il nostro territorio avrà la possibilità di essere conosciuto non soltanto in Cina, ma anche nel resto d’Italia visto che l’interesse suscitato è significativo». Dall’altro lato però sarà anche un’operazione di valorizzazione, «del territorio e delle sue peculiarità, dei progetti legati alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale». L’obiettivo è fare rete e catturare quella fetta di mondo particolarmente interessata ad approfondire i temi dell’agricoltura e dei prodotti locali, tra tradizioni, cultura gastronomica e patrimonio artistico. LA VALCAMONICA è stata individuata proprio per la sua capacità di intrecciare le sue peculiarità, così come vorrebbe fare la Cina nelle sue realtà rurali. «È una prima volta - commenta Oliviero Valzelli, presidente della Comunità Montana di Vallecamonica - e quindi è un banco di prova, ma il coinvolgimento di Slow Food è una garanzia». Potrebbe essere letto come un mero scambio di favori. Nella realtà la Valle ha tutto da guadagnare, anche in termini numerici. La delegazione cinese, una trentina di persone in tutto, sarà composta da giornalisti locali e internazionali, operatori del turismo, architetti e cuochi di alto livello e seguita in diretta via Facebook. Insomma, la Valle si prepara a sbarcare in Cina e i cinesi potrebbero essere la nuova frontiera del turismo camuno, sulla scia dei temi cari a entrambi: sostenibilità e cibo locale. L'evento si chiuderà con la stesura di un documento che elencherà gli impegni che entrambi i firmatari dovranno rispettare. «È un’occasione molto importante - conclude la fiduciaria di Slow Food Vallecamonica - che ci permetterà di far conoscere il territorio e i suoi prodotti all’estero e di crescere». Tendendo la mano a un gigante come la Cina e allargando lo sguardo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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