Revisori dei conti: l’Unione dei Comuni ne arruola uno super

di L.RAN.

Il suo servizio inizierà oggi a Berzo Demo, dove impareranno presto a conoscere una «rompiscatole per professione» come lei stessa ama definirsi. Giovanna Ceribelli, una 70enne di Caprino Bergamasco laureatasi alla Bocconi e dottore commercialista dal 1981, oltre a essere stata impegnata per oltre 10 anni nel volontariato ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto come revisore dei conti. Tenace e intransigente, questa sera verrà nominata revisore dei conti dell’Unione dei Comuni della Valsaviore per il triennio 2018/2020. Una scelta impegnativa; perché Giovanna Ceribelli non è solo presidente del collegio sindacale di importanti società bergamasche e milanesi, ma ha anche scoperto un caso all’italiana che ha suscitato una grande anche a livello nazionale. Si deve infatti a questa professionista la messa a nudo degli appalti pilotati dall’allora presidente della commissione Sanità della Regione Fabio Rizzi a favore di «Lady dentiera», al secolo Maria Paola Canegrati, la zarina dell’odontoiatria in Lombardia. GRAZIE A LEI venne alla luce il «caso Smile», che prese le mosse da una denuncia per corruzione presentata alla procura della Repubblica proprio dalla commercialista bergamasca, che all’epoca operava nel suo ruolo all’interno dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate e che costò il carcere allo stesso esponente dell’amministrazione della Regione Lombardia e all’imprenditrice. Giovanna Ceribelli occupa attualmente anche un altro incarico di grande rilievo a livello regionale: è componente del consiglio lombardo dell’Arac, l’Agenzia regionale anti corruzione istituita due anni fa e presieduta dalla ex presidente del Tribunale di Brescia. •

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