Montecampione vola ma serve carburante

di Domenico Benzoni
Montecampione attende un’altra iniezione di fiducia
Montecampione attende un’altra iniezione di fiducia
Montecampione attende un’altra iniezione di fiducia
Montecampione attende un’altra iniezione di fiducia

Le scadenze hanno creato più volte ansia a Montecampione, anche se alla fine c’è sempre stata una evoluzione positiva dei problemi. È successo con la «morte» della Montecampione impianti che nell’ottobre 2012 ha portato alla nascita di Sky area; è successo nel 2016 quando, conti in rosso, l’obiettivo perseguito fu quello di raccogliere almeno 600 mila euro per acquistare gli impianti. È successo nell’ottobre 2017 con la delibera di un nuovo aumento di capitale, alla quale nel gennaio 2018 ha fatto seguito una proroga nella ricapitalizzazione. ORA ARRIVA la nuova scadenza, quel 30 giugno entro il quale Ski area Montecampione deve trovare soldi necessari a ridare linfa e fiducia al nuovo corso avviato da Stefano Iorio e Matteo Ghidini. L’ultimo appello è partito ai primi di giugno. «C’è ancora molto da fare, ma continuiamo lungo il nostro percorso - hanno detto i due imprenditori - che punta a fare di Montecampione un baricentro di cose che non ci sono altrove». La prima soddisfazione è arrivata l’inverno scorso, col raddoppio del primi passaggi ai cancelletti di risalita: dai 51 mila del 2016-2017 ai centomila della stagione 2017-2018. Ora si guarda all’estate. Alla prevista apertura della seggiovia Corniolo da metà luglio per i fine settimana e tutti i giorni in agosto. Confermati poi i mondiali di sci d'erba dai 30 luglio al 3 agosto, con serate dedicate al tiro a volo e alle Terme. Tra le novità si inserisce il progetto bike con l’introduzione del «graviting»: si sale in quota con la seggiovia e poi si inforca la bici e giù lungo percorsi definiti. «Le condizioni tecniche ci sono - spiegano da Ski area - e potremo diventare soggetto di riferimento anche per questa pratica sportiva». Con la Comunità montana e l’Ersaf si sta pure valutando la possibilità di sfruttare i sentieri di montagna per consentire agli appassionati delle due ruote di raggiungere malga Rossello e il Maniva. Idee e progetti non mancano, e «possiamo diventare la vetrina di cose che non si trovano altrove ed essere riconosciuti come area sciabile attrezzata - parola di Iorio e ghidini -. Ma è necessario fare sistema per consentire a Montecampione di crescere e di tornare da protagonista». Un passo in questa direzione sarà la risposta alla rilanciata capitalizzazione. A gennaio la raccolta sembra abbia raggiunto i 390 mila euro, e si vorrebbe arrivare a 750 mila. •

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