Montecampione,
un’altra stagione
«zoppa»

di Domenico Benzoni
Le precarie condizioni della strada che sale a Montecampione
Le precarie condizioni della strada che sale a Montecampione
Le precarie condizioni della strada che sale a Montecampione
Le precarie condizioni della strada che sale a Montecampione

Una corsa contro il tempo e una speranza. Sempre che arrivino presto i soldi necessari all’operazione di sistemazione, che comunque non avrà inizio, se tutto andrà come deve andare, che il prossimo anno. E così, anche per la stagione sciistica alla quale già si sta pensando bisognerà accontentarsi di rattoppi e della situazione precaria con la quale si convive da tempo. Stiamo parlando delle criticità della strada per Montecampione, quella che da Piancamuno porta al villaggio di 1200 e che da qui prosegue per il Plan di 1800; e di quei due tornanti, in località San Maurizio, sopra Acquebone, che da decenni sono in attesa di una soluzione.

LA RECENTE USCITA di Piancamuno all’Unione dei Comuni della bassa Valle Camonica, ha avuto come conseguenza anche il divorzio sulle opere viarie progettate insieme. E così Artogne e Gianico hanno scorporato le parti di loro competenza. Ognuno per sé, insomma, anche se resta la necessità di vedere i due Comuni sui quali insite Montecampione seduti allo stesso tavolo, per decidere come e in quale proporzione utilizzare il milione e mezzo messo a disposizione dalla Provincia per le opere urgenti riguardanti la strada. E dato che i tempi stringono, il Comune di Artogne ha aggiornato il piano triennale delle opere pubbliche. Una modifica che vede ripartita in sei stralci la riqualificazione della viabilità Montecampione-Alpe Rosello. E tutti messi in previsione per il 2018, con tempi di esecuzione da chiudere entro il 2019. C’è poco da cincischiare, insomma. E a scanso di equivoci va ricordato che si tratta di un atto amministrativo «per essere pronti», perché senza la garanzia dei fondi regionali per lo sviluppo turistico della bassa Valcamonica, non se ne farà nulla. Nel dettaglio, il primo stralcio prevede il risanamento dei cedimenti della carreggiata (850 mila euro); il secondo il risanamento dei muri di sostegno (587.000); il terzo e il quarto interventi sulle gallerie (rispettivamente 619.000 e 588.000 euro); il quinto una nuova strada agro-silvo- pastorale (454.000); il sesto la riqualificazione della strada intercomunale di accesso a Montecampione Alpe Rosello. Senza dimenticare che nei piani c’è pure il bacino di Bassinale per 820.000 euro. Tutto a valere sul 2018, perché per il 2019 si ipotizza invece il completamento dei parcheggi sotto La Splaza (valore 350.000 euro); l’allargamento della strada in località San Maurizio ad Acquebone e il parcheggio per i pullman al villaggio a quota 1200 (212.000). Il refrain è sempre e comunque: «Se non avremo i fondi, nulla da fare». Oggi nell’Ufficio territoriale regionale di Brescia si dovrebbe parlare di questo, e la bassa valle spera in buone notizie.

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