Minacce e violenze sulla moglie Un 75enne finisce in manette

La caserma dei carabinieri di Breno
La caserma dei carabinieri di Breno
La caserma dei carabinieri di Breno
La caserma dei carabinieri di Breno

È una spirale di violenza verbale, psicologica e anche fisica quella interrotta nei giorni scorsi da un provvidenziale intervento dei carabinieri in una cittadina della media Valcamonica. Una storia che ha riportato all’attenzione le dimensioni di un fenomeno davvero duro a morire: quello delle violenze di genere che questa volta, se vogliamo, sono state anche aggravate dall’età piuttosto avanzata dei protagonisti; in particolare del protagonista maschile. Per ragioni di riservatezza i militari che si sono occupati del caso non rivelano il paese teatro di questa triste vicenda e neppure le generalità dell’uomo, che è è stato arrestato in flagranza di reato. GLI UNICI dati certi sono rappresentati dal fatto che si tratta di un 75enne purtroppo non nuovo a comportamenti violenti, già destinatario nel passato di denunce per lo stesso motivo. Denunce che però, evidentemente, non sono bastate per mettere fine alla sua bestialità. Stavolta invece la magistratura ha creato una metaforica «diga» alla sua arroganza, vietandogli di avvicinarsi alla moglie a meno di 500 metri e di frequentare i luoghi vissuti dalla donna. Il picchiatore della terza età è insomma fuori casa grazie alla sua ultima impresa da «macho» un po’ appassito. I carabinieri hanno dovuto occuparsene giorni fa, arrestandolo con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali che, insieme al fermo, sono state convalidate dall’autorità giudiziaria. È successo nel bel mezzo dell’ultima follia: rientrato a casa ubriaco, il 75enne ha iniziato a litigare con la moglie per poi malmenarla costringendola a scappare in strada per sfuggire alla sua furia. Fortunatamente la donna non ha riportato lesioni serie ed è stata soccorsa direttamente in strada dal figlio, che vive in un’altra abitazione e che, a fronte dell’ultimo pestaggio della madre, ha chiesto appunto l’intervento dei carabinieri. Sono arrivati quelli della Compagnia di Breno, e i loro accertamenti successivi al fermo hanno permesso di ricostruire una vicenda di ricorrenti maltrattamenti in famiglia che la donna subiva da ben 18 anni. Adesso, forse, la tortura è finita; anche se a chiudere davvero la parentesi sarà solamente il processo a carico dell’ennesimo marito-padrone. •

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