Malga Cadì, scatta il recupero:
da rustico a rifugio extra lusso

di Lino Febbrari
Malga Cadì sorge al centro del comprensorio sciistico del Tonale
Malga Cadì sorge al centro del comprensorio sciistico del Tonale
Malga Cadì sorge al centro del comprensorio sciistico del Tonale
Malga Cadì sorge al centro del comprensorio sciistico del Tonale

Senza ombra di dubbio è stato un investimento azzeccato. Che a distanza di quasi settant’anni dimostra la lungimiranza dell’allora amministrazione civica e che ora potrebbe trasformarsi in una fonte di reddito non indifferente per le casse comunali.

LA VICENDA. Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale il Comune di Edolo acquistò da un cittadino di Ponte di Legno diversi ettari di pascoli nella zona del Tonale, a pochi passi dal sacrario militare eretto una ventina di anni prima.

Un acquisto indovinato perché nel tempo su quella vasta area d’alta quota sorsero una grande stalla e altri edifici, compreso un caseificio, che per decine di anni furono adibiti ad alpeggio estivo.

Poi con il boom dello sci a poca distanza una società privata costruì la prima seggiovia; ne seguirono altre in periodi successivi. Con il trascorrere degli anni le strutture andarono però sempre più degradandosi. Al punto da costringere sei anni fa l’ente locale ad avviare un intervento di recupero e di messa a norma prima che il degrado diventasse irreversibile.

La riqualificazione, che costò circa 435 mila euro, portò al recupero del ricovero degli animali, dello spazio dedicato alla mungitura, alla caseificazione e agli alloggi del mandriano. Nel cassetto rimase il progetto riguardante un immobile da trasformare in un rifugio.

Cambiata l’amministrazione nella primavera del 2014, il piano è stato rispolverato, e dopo aver ottenuto il via libera la scorsa primavera dal consiglio comunale, nei giorni scorsi sul sito del Comune di Edolo è stato pubblicato il disciplinare di gara. Oggetto: la concessione in comodato d’uso e la valorizzazione del fabbricato Malga Cadì, da trasformare in una struttura ricettiva rivolta ai numerosi turisti che frequentano le piste nella stagione invernale, e altresì in funzione del rilancio dell’alpeggio e della fruizione turistica anche nel periodo estivo.

Il bando di gara stabilisce che le opere di ristrutturazione e sistemazione dell’immobile non siano inferiori a 850.000 euro e che il vincitore dovrà pagare un canone di locazione complessivo (sulla base d’asta di trent’anni) pari a 500.000 euro, da corrispondersi in favore del Comune, in unica soluzione, entro un mese dalla data di ottenimento, dal Comune di Ponte di Legno, del titolo edilizio abilitativo del progetto.

GLI INTERVENTI di valorizzazione dovranno cominciare entro 12 mesi dalla stipulazione della convenzione e concludersi entro 24 mesi dal loro avvio, pena la risoluzione del contratto di concessione stipulato.

«Quasi certamente non parteciperemo all’incanto perché così com’è congegnato lascia il compito all’aggiudicatario di chiedere la variante al piano regolatore per poter procedere con i lavori - premette un imprenditore - Sarebbe stato meglio mettere a gara la riqualificazione già con il progetto approvato dal Comune di Ponte di Legno». Gli interessati dovranno far pervenire la loro offerta, in plico sigillato, all’ufficio protocollo dell'Unione dei Comuni delle Alpi Orobie Bresciane di Edolo entro il termine perentorio delle ore 12 del giorno 8 gennaio.

Maggiori informazioni telefonando allo 036472052 o sul sito internet del Comune di Edolo.

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