Lozio, con «Falià» l’arte ha messo radici

di Luciano Ranzanici
Appuntamento con la performance artistica alle 15,30 nella Casa Museo di LozioUn artista al lavoro per la realizzazione della sua operaLa sistemazione di un allestimento a LozioUna delle espressioni in mostraL’opera prende forma
Appuntamento con la performance artistica alle 15,30 nella Casa Museo di LozioUn artista al lavoro per la realizzazione della sua operaLa sistemazione di un allestimento a LozioUna delle espressioni in mostraL’opera prende forma
Appuntamento con la performance artistica alle 15,30 nella Casa Museo di LozioUn artista al lavoro per la realizzazione della sua operaLa sistemazione di un allestimento a LozioUna delle espressioni in mostraL’opera prende forma
Appuntamento con la performance artistica alle 15,30 nella Casa Museo di LozioUn artista al lavoro per la realizzazione della sua operaLa sistemazione di un allestimento a LozioUna delle espressioni in mostraL’opera prende forma

«Falìa», in italiano fiocco di neve ma anche scintilla, favilla. Una parola scelta non a caso e che in qualche modo riassume il senso della residenza per artisti che tra luglio e agosto ha portato nella piccola Lozio pittori, scultori, grafici, fotografi e performer. In risposta all’invito aperto lanciato dalla 24enne Alice Vangelisti, giovane laureata in didattica dell’arte per i musei che si proponeva di valorizzare al contempo il territorio e una serie di talenti. OBIETTIVO centrato alla grande. Perché se da un alto gli artisti hanno avuto l’opportunità di trarre ispirazione da luoghi, storia, memoria e persone, conoscendole, il paese si è aperto a un’esperienza del tutto inedita, con implicazioni sì culturali e artistiche, ma anche sociali. Dopo la prima fase di preselezione, che ha coinvolto una settantina di artisti, la commissione coordinata da Matteo Galbiati, critico d’arte e docente all’Accademia Santa Giulia di Brescia, dall’artista visivo e docente all’Accademia milanese di Brera Alessandro Mancassola e dalla stessa Vangelisti, ne ha scelti nove da invitare alla residenza vera e propria (tra i quali una francese, un bulgaro, un canadese e un camuno: Daniele Fabiani, 38enne laureato in arti visive a Brera). Artisti che hanno potuto muoversi all’interno degli spazi messi a disposizione dagli organizzatori, relazionarsi con il territorio e lavorare nelle migliori condizioni possibili. IL RISULTATO del percorso verrà presentato oggi a Villa di Lozio, dove il progetto «Falìa» si concluderà una vetrina dedicata alle opere: prima «by day», di giorno, poi «by night», di notte. Il primo appuntamento è fissato per le 15.30 alla Casa Museo. Dopo l’introduzione dei commissari, sarà possibile vistare l’esposizione con la curatrice e con gli artisti; infine l’aperitivo all’azienda agricola «Luna Piena», dove sarà anche presentato il catalogo della mostra. Alle 19 dalla medesima azienda prenderà il via la passeggiata notturna lungo la Strada della Sella, a fianco della quale sono state posizionate le installazioni della bresciana Giulia Zappa. Subito dopo l’arrivo al B&B Santa Cristina si terrà un piccolo rinfresco. Alle 21 nell’anfiteatro della Casa della Sapienza il concerto della giovane arpista e cantante Noemi Carta. «Falìa* Artists in Residence» è patrocinato dal Comune di Lozio (alla presentazione in Comunità Montana c’erano il sindaco Francesco Regazzoli e il suo vice Antonio Giorgi), dalla Comunità Montana, dal Distretto Culturale e dal Museo della Resistenza di Valsaviore ed è supportato dal Gruppo Amici della Natura di Lozio e dalla Pro Loco. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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