La Valcamonica insorge «Assurdo farci pressioni dopo il taglio di risorse»

Luciano Ranzanici «Più che ultimatum, abbiamo bisogno di risorse e modernizzazione». Lo ripetono come un mantra i sindaci delle Unioni dei Comuni a rischio scioglimento. Lo slittamento dell’approvazione dei bilanci è figlio di «di organici limitati, problemi organizzativi e ritardi nei finanziamenti da parte degli enti superiori». ELENA BROGGI, nella duplice veste di presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle Camonica Civiltà delle Pietre e sindaco di Ono San Pietro difende l’efficienza dell’ente locale. «La Giunta dell’Unione ha approvato lo schema di bilancio e nei prossimi giorni convocherò l’assemblea per portarlo in approvazione. Rispetteremo i tempi a dispetto delle difficoltà nella gestione ordinaria». Il pressing della prefettura è un atto dovuto, ma inedito per Brescia. Fisiologico che abbia spiazzato gli amministratori. «Più che rimproveri istituzionali, forse meriteremo qualche attestato di incoraggiamento considerato che operiamo quotidianamente tra carenza di personale e di finanziamenti statali e regionali». I Comuni che fanno parte dell’aggregazione hanno approvato il bilancio con largo anticipo rispetto alla scadenza. «L’Unione - rimarca Elena Broggi -, ha dovuto invece fare i conti con entrate incerte e con la mancanza di risorse umane: logico essere in affanno». Sulla stessa lunghezza d’onda il leader dell’Unione dei Comuni Lombarda di Ceto, Cimbergo e Paspardo Fabio De Pedro che chiede al prefetto comprensione e collaborazione: «Come tutte le piccole comunità dobbiamo far fronte ad una carenza congenita di risorse e fra l’altro possiamo disporre dei servizi del segretario comunale solamente per una mezza giornata la settimana - spiega -. Ceto che ha deliberato l’uscita dall’Unione non distaccando più i propri dipendenti nell’aggregazione. L’ente locale deve inoltre redigere anche i bilanci della Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo». L’Unione dei Comuni degli Antichi Borghi di Valle Camonica è guidata dal sindaco di Ossimo Cristian Farisè che assicura: «Rispetteremo la scadenza, ma i nostri uffici sono in apnea. Senza contare che da poco ho preso servizio un nuovo revisore dei conti». Il sindaco di Cividate Cirillo Ballardini: «Abbiamo sforato i tempi solo per problemi organizzativi dei nostri uffici».