La Valcamonica alza la voce per ottenere l’autonomia

di L.RAN.
Il presidente Olivero Valzelli
Il presidente Olivero Valzelli
Il presidente Olivero Valzelli
Il presidente Olivero Valzelli

I camuni sono andati in massa alle urne per ribadire il loro «sì» alla gestione totalmente pubblica dell’acqua, e il presidente della Comunità montana ne prende ovviamente atto con soddisfazione, ma i suoi commenti non sembrano esattamente «roventi». «I risultati evidenziano chiaramente picchi di affluenza per la consultazione referendaria proprio in valle, a conferma del fatto che i nostri cittadini hanno a cuore questo tema che da anni è il cavallo di battaglia della politica camuna» esordisce Oliviero Valzelli. Che poi ricorda: «Già nel 2015 la Comunità montana, in accordo con tutti i sindaci, aveva deliberato l’approvazione di una richiesta di riconoscimento di maggiore autonomia per il nostro territorio montano nell’ambito del processo di riforma di assegnazione di funzioni per gli enti di ara vasta». Allora l’ente comprensoriale aveva presentato alla Regione la richiesta della costituzione di un ambito territoriale ottimale valligiano «per lo svolgimento del servizio idrico integrato, al fine di ottenere un’organizzazione della stessa attività su una base geografica corrispondente ai confini amministrativi della Comunità montana, che assicurerebbe adeguate dimensioni gestionali. Quell’obiettivo è ancora valido - prosegue Valzelli -, in funzione delle evidenti differenze morfologiche, territoriali e socioeconomiche della valle dell’Oglio rispetto al resto della provincia». Il presidente comunitario continua a sperare nella costituzione di un ambito fatto in casa «per la gestione della nostra acqua», e non dimentica di trasferire il tema dell’autonomia anche su altri settori: «È di grande attualità, tanto che gli enti comprensoriali insisteranno nella presentazione di richieste agli organi competenti regionali, come è già avvenuto con la Mozione per autonomia regionale e richiesta di maggiore autonomia per i territori del luglio 2017 e con il documento dell’assemblea dei sindaci dell’Asst di Valle Camonica risalente allo scorso luglio, sottoposta sempre alla Regione per ottenere una struttura sociosanitaria autonoma per la programmazione e la gestione». UN PROGETTO che trova conferma in quel 54,59% di affluenza al referendum registrato a Cerveno: il dato più elevato della provincia che la sindaca Marzia Romano, una tra le più convinte sostenitrici dell’acqua pubblica, commenta con grande soddisfazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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