Cinque osservazioni firmate dai privati e altrettante presentate tra Arpa e Provincia. Le prime tutte respinte dalla maggioranza, le altre recepite all’unanimità. A Gianico si è chiuso così l’iter avviato nell’ottobre scorso per l’attuazione di una variante - la prima - al Piano di governo del territorio.
COSA è stato integrato? Innanzitutto le annotazioni dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che riguardavano soprattutto l’ambito produttivo con richieste di Valutazione ambientale strategica, taglio dell’inquinamento acustico e mitigazione del traffico. Il Broletto ha invece chiesto una progettazione più attenta al contesto paesaggistico e naturalistico e all’ambito produttivo in località Bosche, giudicato di valenza sovraccomunale.
Le bocciature? Tre le osservazioni di singoli cittadini finalizzate l’una a trasformare un pezzo di zona artigianale in residenziale, l’altra a un ampiamento di un’azienda agricola e l’ultima a realizzare una recinzione in calcestruzzo di 3 metri attorno a un deposito. Niente da fare.
Il gruppo di minoranza Gianico nel 2000 ha invece puntato l’attenzione sull’ipotizzato bypass stradale tra via Novella e via Marconi, che andrebbe a tagliare l’attuale parco verde della Remondina tra il polo scolastico-sportivo e il centro abitato con la scuola materna. «La viabilità esistente è adeguata, mentre con la variante ipotizzata si compromette pesantemente un importante polmone verde al servizio degli edifici scolastici, creando anche problemi di sicurezza», hanno affermato i tre di opposizione. I quali hanno pure chiesto di mantenere alcune vecchie previsioni del Pgt finalizzate a consentire la possibilità di uno sbocco stradale alternativo all’attuale via Marconi.
La risposta è però stata il «no» di «Gianico insieme» che dal 2014 guida il Comune. Al momento della votazione finale l’intero gruppo di maggioranza ha detto sì alle controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini e la variante numero uno al Pgt gianichese è diventata esecutiva. D.BEN.