La Preistoria per tutti, Seradina si attrezza

di Luciano Ranzanici
Uno scorcio invernale del Parco archeologico di Seradina/Bedolina
Uno scorcio invernale del Parco archeologico di Seradina/Bedolina
Uno scorcio invernale del Parco archeologico di Seradina/Bedolina
Uno scorcio invernale del Parco archeologico di Seradina/Bedolina

C’è sempre la Fondazione della Comunità bresciana in prima fila nella realizzazione di «A ciascuno il suo passo», la campagna di cui è capofila la cooperativa edolese «Il Cardo» che sta letteralmente aprendo anche ai diversamente abili le grandi aree preistoriche della Valcamonica. Un contributo di 50 mila euro ha fin qui permesso l’allestimento di percorsi attrezzati e non solo nel Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine di Darfo, nel Parco archeologico dei Massi di Cemmo e nella Riserva delle incisioni di Ceto, Cimbergo e Paspardo. E adesso, con una somma identica, è il turno del Parco archeologico comunale di Seradina e Bedolina, a Capodiponte, che da lunedì e fino al termine dei lavori sarà chiuso per la realizzazione di un intervento a tema. Grazie ai finanziamenti delle legge 77 sulla valorizzazione del patrimonio, e per la fruizione dei siti Unesco, stavolta è il ministero dei Beni e delle Attività culturali a mettere a disposizione complessivamente (ancora con la Fondazione e la Regione) altri 50 mila euro (in due tranche di 30 e 20 mila) per favorire l’accesso delle persone disabili al sito archeologico capontino. Con questa somma il parco sarà riqualificato con la collocazione di una cartellonistica speciale progettata per gli ipovedenti che si affiancherà a quella posata nel periodo 2011/2012. Dall’Agenzia turistico culturale comunale fanno comunque sapere che «le altre aree del Parco (Seradina I-II-III, Ronco Felappi, la collezione di calchi donati da Battista Maffessoli e la «welcome family» realizzata per i bambini) resteranno normalmente accessibili alle visite. L’AREA archeologica comunale apre ai visitatori il sabato, la domenica e il lunedì dalle 10 alle 16, e presto potrà entrare in un ipotetico aggiornamento della pubblicazione de Il Cardo «Turismo accessibile in Valle Camonica». Diretti da Marco Milzani, nella loro guida gli ospiti della coop edolese hanno preso in esame i tre siti già adattati ai disabili, e alle descrizioni dei luoghi hanno affiancato gli orari d’apertura ma anche le notizie essenziali per soggiornare in strutture ricettive attrezzate da Edolo a Darfo. Infine hanno dato spazio alle descrizioni del Museo archeologico nazionale della Valcamonica e del Parco archeologico del teatro e dell’anfiteatro di Cividate (accessibili ai disabili rispettivamente al 100 e al 90%), del santuario di Minerva e del Museo camuno (quest’ultimo a barriere zero). •

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