La lega della «bala creèla» da sogno diventerà realtà

di L.RAN.
L’antico gioco della «bala creèla»
L’antico gioco della «bala creèla»
L’antico gioco della «bala creèla»
L’antico gioco della «bala creèla»

Una serie di progetti sull’immenso patrimonio culturale camuno è al centro dell’impegno del Distretto Culturale, che si avvale delle competenze di vari gruppi e associazioni. Il primo di questi prevede la ripresa stabile e la valorizzazione di un gioco di piazza assai in auge fino a una cinquantina di anni fa: la «bala creèla» (palla tamburello, che ha qualche attinenza con il tennis, con i giocatori che vestono un guanto per colpire la palla) tramandato grazie alla tradizione orale, a un libro («Bala creèla. L’antico giuoco di piazza in Valle Camonica», del ricercatore di Gianico Franco Comella) e alla positiva ripresa della disciplina che si deve alle associazioni di Gianico, Angone, Montecchio ed Erbanno di Darfo, Artogne, Terzano di Angolo e Ono San Pietro. Il Distretto Culturale è capofila del progetto «Bala creèla: la comunità in piazza». Già si è provveduto a riprendere le regole e le caratteristiche del gioco, che saranno implementate da interviste, testimonianze e racconti resi da vecchi e meno vecchi giocatori, da inserire in «Maraéa», l’archivio della memoria della Valle Camonica. In più si stanno raccogliendo i filmati e le foto dei tornei che si sono disputati in tempi assai recenti e che hanno visto la partecipazione di squadre ad alcuni tornei locali. IL DISTRETTO ha pensato anche ai più piccoli e curerà la stampa dell’album di figurine della «bala creèla» e organizzerà un ciclo di incontri nelle scuole. I comuni (finora sono cinque quelli coinvolti) saranno chiamati a collaborare nell’organizzazione di competizioni e di un vero e proprio campionato, per i quali verranno attrezzate piazze e cortili, mentre si pensa anche alla realizzazione di pettorine per i giocatori e a un logo.

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