La Concarena «perde i pezzi» e il Blè porta a valle il pericolo

di Luciano Ranzanici
Il corso del torrente Blè si è riempito nuovamente di detritiUn particolare del macigno finito nella briglia del Blè
Il corso del torrente Blè si è riempito nuovamente di detritiUn particolare del macigno finito nella briglia del Blè
Il corso del torrente Blè si è riempito nuovamente di detritiUn particolare del macigno finito nella briglia del Blè
Il corso del torrente Blè si è riempito nuovamente di detritiUn particolare del macigno finito nella briglia del Blè

Per ora la Regione ha messo sul tavolo (in poche ore) 88 mila euro dedicati all’emergenza, ma per risolvere o almeno mitigare davvero il pericolo rappresentato dal Blè ne serviranno molti di più. Intanto si supera il problema del momento: almeno 40 mila metri cubi di sassi e arbusti che, a Ono San Pietro, si sono staccati dalla Concarena invadendo nei giorni scorsi l’alveo del torrente. Per adesso si provverà a una prima rimozione del materiale finito nel corso d’acqua per effetto delle forti piogge che hanno provocato una colata detritica: un masso di grandi dimensioni ha quasi del tutto chiuso una briglia danneggiandola, e anche all’altezza della calchera di Dasserino il materiale ha causato un effetto simile. I tecnici dell’Ufficio territoriale regionale di Brescia e dell’ufficio Bonifica montana della Comunità montana hanno effettuato insieme al geologo Luca Albertelli una ispezione della colata dopo l’allerta lanciato dal sindaco Elena Broggi: ne è uscita una ulteriore verifica della «fragilità» della Concarena e una richiesta di intervento immediato di messa in sicurezza del torrente liberando le due briglie dal materiale. In passato proprio questi «freni» in cemento armato erano serviti ad arginare le bizze del Blè limitando l’effetto dei periodici movimenti franosi, e adesso? L’assessore regionale al Territorio, Pietro Foroni, ha promesso che «verranno adottate tutte le iniziative idonee per potenziare le opere idrauliche». INTANTO Elena Broggi attraverso una ordinanza ha tamponato il pericolo di frane disponendo il divieto di transito sulla pista ciclabile alta e sulla strada agrosilvopastorale del Blè, che intersecano entrambe il torrente: «In questa prima fase l’impresa incaricata provvederà alla demolizione del masso e alla prima rimozione di almeno 20 mila metri cubi di materiale - spiega il sindaco -; poi si dovrà pensare a una soluzione definitiva per le colate». •

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