Il bivio della Statale adesso è a prova di svolta

di L.FEB.
Mezzi e operai al lavoroI lavori sono già iniziati e si concluderanno entro la fine dell’anno
Mezzi e operai al lavoroI lavori sono già iniziati e si concluderanno entro la fine dell’anno
Mezzi e operai al lavoroI lavori sono già iniziati e si concluderanno entro la fine dell’anno
Mezzi e operai al lavoroI lavori sono già iniziati e si concluderanno entro la fine dell’anno

Con la costante presenza in cantiere di un archeologo incaricato di verificare l’eventuale presenza di reperti, almeno per la fase iniziale di movimentazione dei circa 5mila metri cubi di materiale, hanno preso il via a Stadolina di Vione i lavori per la riqualificazione del pericoloso bivio che dalla statale del Tonale immette nella parte bassa della frazione. Dopo dieci anni e tre diversi progetti approvati e mai realizzati, finalmente è decollata l’importante opera pubblica che metterà in sicurezza quei circa duecento metri di strada in località Lissidini. Soddisfatto il sindaco Mauro Testini, che ringrazia il presidente della provincia Pierluigi Mottinelli, la Comunità Montana e i tecnici che hanno supportato gli enti nella delicata fase progettuale. Un grazie particolare Testini lo esprime a Mottinelli, il quale la scorsa primavera ha sollecitato i vertici Anas ad appaltare l’intervento. Così è stato e lunedì gli escavatori e i camion dell’impresa Fasanini hanno cominciato a rimuovere una larga fetta di prati confinanti con l’asfalto. L’opera dovrebbe vedere la luce prima della fine dell’anno, e le eventuali finiture non ancora completate non andranno assolutamente a creare disagi alla viabilità in avvio di stagione invernale. Sono 700mila gli euro che il compartimento di Milano ha messo sul piatto per creare una sorta di terza corsia, simile a quella esistente poche centinaia di metri più a monte, all’altro ingresso di Stadolina (da cui ha origine la provinciale che conduce al capoluogo e alla frazione di Canè), che permetterà alle auto di inserirsi sulla statale e viceversa in piena sicurezza. L’INTERVENTO prevede anche lo spostamento e interramento di un tratto di alcune linee elettriche a media tensione e il rifacimento di un ponticello, la cui freccia idraulica, bassa ormai meno di un metro, non è più adeguata in caso di piene. Al posto del vecchio manufatto verrà posato sotto l’asfalto uno scatolato prefabbricato di più ampie dimensioni. Ora in alta Valle si attende la concretizzazione delle di Incudine e Sonico e soprattutto l’allargamento della vecchia galleria di Edolo e la variante da 60 milioni di euro. •

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