Cacciatori in ansia
«Boschi rischiosi
con l’orso in giro»

Un esemplare di orso bruno
Un esemplare di orso bruno
Un esemplare di orso bruno
Un esemplare di orso bruno

A Vezza d’Oglio la tredicesima edizione della rassegna dei trofei di caccia degli ungulati prelevati in alta valle è andata in archivio con una discreta risposta di pubblico.

L’evento, che è stato proposto dal Comprensorio di caccia C1 lo scorso fine settimana nel grande salone del centro eventi Adamello, ha contribuito tra l’altro a riportare al centro dell’attenzione la grande preoccupazione che si è diffusa fra i cittadini dopo l’ultima incursione di un orso che all’inizio di aprile, all’interno della Val Grande uccise un’asina.

E grazie allo splendido diorama allestito dai volontari con decine di cervi, caprioli, camosci, marmotte, volpi, lepri e uccelli del territorio i visitatori hanno avuto l’occasione di vedere da vicino anche un esemplare impagliato del grande predatore proveniente dalla Slovenia, simile a quello che da tempo si aggira nei boschi della zona e che in più di un’occasione è stato avvistato.

«TUTTI HANNO avuto così modo di constatare - afferma Alberto Rizzi, presidente del Comprensorio, che nelle scorse settimane dopo essersi consultato con i suoi associati ha indirizzato una lunga lettera a tutti gli enti istituzionali facendosi portavoce dei timori dei cittadini - che l’orso non è un animale inoffensivo alla Yoghi e Bubu: in realtà le sue dimensioni rafforzano la nostra convinzione che è pericoloso, non tanto per i cacciatori ma per la popolazione. Gli enti che abbiamo chiamato in causa - aggiunge Rizzi - sicuramente qualcosa dovranno fare per l’eventuale contenimento, anche se le manifestazioni sono sporadiche ma sempre più frequenti. Quindi, è chiaro che il comitato di gestione del Comprensorio, che tra le sue finalità ha anche quella di gestire l’attività venatoria, deve preoccuparsi della presenza di animali che fino a un paio di anni fa non c’erano, che non sono caratteristici del nostro territorio e che rappresentano un potenziale pericolo».L.FEB.

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